La storia di Cariveneto, dal 1892 in crescita continua. Bazoli: abbiamo sempre investito nella cultura vicentina
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 08:12 | 0 commenti
Dati forniti a margine di un incontro svoltosi ieri a Vicenza, a Palazzo Leoni Montanari, polo culturale del gruppo Intesa Sanpaolo, dove si è celebrata, alla presenza del presidente emerito Giovanni Bazoli, la storia di un gruppo le cui radici storiche, com’è stato detto, affondano nel territorio vicentino: «Dalla Banca Cattolica del Veneto alla Cassa di Risparmio del Veneto: storie di persone e di territori».
Un racconto che inizia nel 1892 con la nascita della Banca Cattolica Vicentina e scritto, dal 1989 in poi, in buona parte proprio da Bazoli, che in quell’anno unì il Nuovo Banco Ambrosiano e la controllata Banca Cattolica del Veneto creando il Banco Ambrosiano Veneto, per finire con l’aggregare 300 banche locali che oggi sono l’eredità espressa dal gruppo Intesa Sanpaolo. Vista da questa prospettiva, la storia appare sicuramente meno lieta per il Veneto che, come ha ricordato il sindaco di Vicenza Achille Variati, «visse quella vicenda come una perdita». Bazoli ha voluto sottolineare che ciò che fu promesso a Vicenza fu onorato, riferendosi ai forti investimenti e al sostegno agli enti culturali. Come a dire che la banca ha fatto il suo dovere tutelando famiglie, imprese, cultura. Un riferimento, nemmeno tanto velato, a chi a Vicenza, ma non solo, oggi non può dire altrettanto.
di Mauro Della Valle, da Il Corriere del Veneto
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