Quotidiano | Categorie: Politica

La solidarietà di Sel a Don Albino Bizzotto e la questione project financing

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 4 Settembre 2013 alle 11:34 | 0 commenti

ArticleImage

Davide Vittorelli, coordinatore cittadino Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza - Sinistra Ecologia Libertà della provincia di Vicenza ha seguito con partecipazione e solidarietà il digiuno di don Albino Bizzotto, durato 14 giorni, e finalizzato a richiamare l’attenzione sulla colata di cemento che sta sommergendo il Veneto.

Questa iniziativa merita rispetto per le modalità dell’azione, tipiche dei movimenti non-violenti, e per la finalità, che è quella di far riflettere su un modello di sviluppo che già ha rovinato gran parte del territorio veneto. Negli ultimi 40 anni, in Italia, è stata cementificata e sottratta all’agricoltura un’area vasta come la Lombardia, il Veneto ed il Friuli messi insieme. Pensare che un’ulteriore, gigantesca, colata di cemento rilanci l’economia è, a nostro modo di pensare, una follia. Eppure, la regione del Veneto ha già approvato e programmato ben 39 grandi opere pubbliche, tutte contornate da vaste aree di espansione edilizia. Dove poi, una regione che ha già quattro miliardi di euro di debito e che è stata declassata dalle maggiori agenzie di rating, troverà i soldi per tutte queste opere pubbliche è un mistero.

La parola magica che gira da un po’ di tempo è: project financing.

Sembra quasi che con questa modalità le opere saranno realizzate gratis da privati generosi. Basterebbe domandare agli utenti del nuovo ospedale di Santorso, costruito in project financing, quanto costerà alla fine della fiera in affitti e rimborsi miliardari, quest’opera.

Da notare che, almeno per quanto riguarda il vicentino (Pedemontana, Valdastico sud e nord, nuova Valsugana, tangenziale nord), gran parte di queste opere sono state pensate molti anni fa, prima della crisi che ha pesantemente colpito gran parte dell’industria vicentina e veneta. Tutte queste questioni sono state più volte sollevate dalle associazioni ambientaliste e anche dal nostro partito, in particolare con un dossier a cura di Oscar Mancini e Sergio Lironi, denominato “terra Nostra” dell’ottobre 2011 ed in un convegno a Vicenza del marzo 2012. Per questo appoggiamo ed aderiamo all’azione di Don Albino, che sta trasformandosi in un movimento diffuso e speriamo decisivo. Da parte nostra, come SEL, rilanciamo la proposta di una moratoria sulle grandi opere. Valutiamo se alla luce della crisi economica e delle trasformazioni del territorio veneto queste opere abbiano ancora una validità o se, come invece pensiamo noi, sia meglio investire nel risparmio energetico, nella tutele dell’equilibrio idro-geologico e in un’agricoltura di qualità.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network