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La soddisfazione di Bulgarini per Vicenza ai vertici italiani di "industria culturale"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 17 Giugno 2014 alle 15:31 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Vicenza è la prima provincia veneta nella classifica della ricchezza prodotta dal sistema produttivo culturale e nella top five a livello nazionale sia in termini di occupazione (terza) sia in termini di valore aggiunto (quinta). È quanto emerge dal Rapporto 2013 (guarda qui) “Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche per misurare annualmente il peso della cultura nell'economia nazionale, rivelando quindi anche le province e le regioni più produttive.

La provincia italiana al primo posto per incidenza del valore aggiunto del comparto cultura sul totale dell'economia risulta Arezzo (8,4%), seguita da Pordenone (8,2%), Pesaro Urbino (8,1%), Milano (7,9%) e Vicenza (7,8%), appunto, che risulta quindi la prima provincia veneta in questa speciale classifica, che vede poi Treviso al sesto posto (7,5%) e Verona al decimo a pari merito con Pisa (6,8%).
La provincia vicentina inoltre si piazza al terzo posto nella graduatoria per l'incidenza dell'occupazione sul sistema produttivo con il 9%, alle spalle di Arezzo (9,9%) e Pesaro Urbino (9,6%).
In valori assoluti i dati dello studio Unioncamere-Symbola rivelano che la ricchezza prodotta dall'industria culturale vicentina è pari a quasi 2 miliardi di euro e impiega 37 mila persone.
Lo studio inoltre evidenzia che nella provincia vicentina l'apporto più rilevante, il 68%, arriva dalle industrie creative (architettura, comunicazione e branding, artigianato, design e produzione di stile), seguito da quello delle industrie culturali propriamente dette (film, video, mass-media, videogiochi e software, musica, libri e stampa) con circa il 28%, poi da performing arts e intrattenimento (rappresentazioni artistiche, divertimento, convegni e fiere) e da patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici) che arrivano insieme ad un contributo di circa il 4%.  
“È la traduzione in numeri – commenta soddisfatto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - di argomenti apparentemente teorici e fumosi che da un anno questa amministrazione sta facendo, a partire dalla necessità di costruire un nuovo rapporto tra pubblico e privato. Perchè, pur non avendo competenze dirette su lavoro ed economia, vogliamo svolgere un ruolo di stimolatori puntando su creatività e innovazione per ritrovare competitività nel mercato globale. È in quest'ottica che parteciperemo all'Expo l'anno prossimo ed è in quest'ottica che coltiviamo l'idea del polo della creatività, un luogo dove il mondo delle imprese possa interagire pienamente con la sfera pubblica della cultura, dove si faccia formazione, esposizione, scambio di esperienze con altri Paesi e altre realtà. E non siamo gli unici a pensarla così: ci sono altri soggetti e iniziative che nel vicentino condividono con noi l'importanza dell'apporto di creatività, ricerca, innovazione, come fattori di crescita e di competitività internazionale. Come la Fiera, con i suoi progetti di internazionalizzazione e analisi e sviluppo sulle tendenze, la Scuola d'arte e mestieri, i progetti come Valore Artigiano promosso dalle due sigle rappresentative degli artigiani. E giusto ieri il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto nel suo intervento in assemblea metteva giustamente al centro dell'investimento che il territorio deve fare proprio questi concetti, di creatività, innovazione e ricerca, come elementi cardine per trainare la ripresa. Anche nel nostro territorio, dunque, come in tutta Italia, la cultura è un fattore decisivo di sviluppo sociale ed economico".

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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