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La sinistra del PD si appella. Pronandosi

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 4 Ottobre 2013 alle 21:41 | 1 commenti

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Riceviamo oggi dalla sedicente "sinistra del Pd" il suo appello al risveglio, che pubblichiamo per i nostri lettori. Peccato, però, che a quello parolaio non corrisponda un minimo di coraggio mediatico visto che Poletto & c. hanno, leggiamo, un apprezzabile scatto d'orgoglio sui valori cancellati da anni di inchini a certi leader mentre chi diffonde il loro verbo non perde la pessima e servile abitudine di inviarlo ai quotidiani web il giorno dopo la spedizione ai quotidiani cartacei.

Per deferenza che sa di sudditanza perchè se i cartacei volessero essere sul "pezzo" potrebbero pubblicarlo sui loro web insieme a noi e ai colleghi dei media Internet che si sforzano di essere al passo coi tempi. Come sembrerebbe che vorrebbero Poletto & c. per la loro sinistra, che però sembra non sapersi liberare dagli inchini al potere mediatico dei padroni del vapore non accorgendosi che il vapore è fumo...

Il direttore

 

Ecco l'appello integrale:

C’è un grande silenzio a sinistra nella politica vicentina. In un tempo in cui a gravi diseguaglianze economiche corrispondono insostenibili privilegi sociali è quasi paradossale la mancanza di un chiaro punto di riferimento politico che ponga al centro i valori della solidarietà, della giustizia sociale, del rispetto ambientale.

Questa assenza può e deve essere sanata. Nella società della nostra provincia sono disperse le forze della rinascita: nell’associazionismo come nel mondo del terzo settore, nei settori della conoscenza come in quelli in cui con più forza si manifesta il malessere sociale provocato dalla crisi. In mezzo, il Partito Democratico, organizzazione centrale - volente o nolente - della sinistra italiana, che non ha saputo farsi interprete di questa rinascita.

Lo diciamo chiaramente: il Partito Democratico, nella nostra provincia così come a livello nazionale, deve cambiare. Deve rappresentare e diventare accogliente, nei suoi circoli e nei suoi organi dirigenti, per le nuove forze suscitate dalla crisi (precari, disoccupati, cassintegrati). Deve rifiutare l’ottica leaderistica e presidenzialista che sembra aver contagiato l’intero arco costituzionale italiano. Deve opporsi risolutamente alla speculazione immobiliare e infrastrutturale che ogni anno si mangia fette importanti del nostro territorio per opere di discutibile utilità. Deve ritrovare un ambito autonomo nella società, separato dalle istituzioni e dallo Stato, come indicato lucidamente da Fabrizio Barca nei mesi scorsi.  Deve rimettere al centro della sua proposta il lavoro, promotore di identità, cittadinanza e benessere, in una nuova e più sostenibile idea di sviluppo. Al contempo deve valorizzare le imprese che hanno saputo esercitare concretamente una responsabilità sociale nei confronti dei territori in cui insistono.

Soprattutto, deve ricominciare ad essere uno spazio di discussione democratica e trasparente. Il Partito Democratico che vogliamo deve rappresentare e organizzare nelle sue fila i tanti cittadini e lavoratori vicentini senza voce che si vedono piombare dall’alto decisioni senza essere consultati. Un partito che sia - in un'ottica non di protesta vacua, ma di governo per il cambiamento - megafono delle esigente dei vicentini comuni, dei vicentini che stanno soffrendo la crisi. Rifiutiamo il modello di un Partito ridotto a comitato elettorale, a esangue movimento di opinione, a supporto acritico di un leader plebiscitariamente eletto. Vogliamo invece un Partito che sia organizzato sul territorio, che discuta i problemi della gente, che sostenga le Amministrazioni in cui è coinvolto con lealtà, ma senza subalternità. Un Partito di militanti ed aderenti, permeabile alla domanda sociale e capace di fare sintesi, delineare strategie, avanzare proposte. Un Partito in cui la diversità sia una ricchezza e non un ostacolo, la coesione una scelta e non una imposizione, la politica una passione e non una carriera.

Pesa sulle nostre spalle, come iscritti di questo partito, il peso della responsabilità di reagire a tali mancanze. Il Partito Democratico si avvia alla sua seconda fase congressuale, a livello nazionale come a livello locale. Un’occasione forse non ripetibile per riattivare forze disperse e ampliare verso la società civile il campo di rappresentanza del Pd e della sinistra vicentina.

Per questo abbiamo deciso di organizzare a Vicenza un’assemblea aperta a tutti gli iscritti, i simpatizzanti e i critici del Partito Democratico della provincia per mercoledì 9 ottobre alle 20:30 in Viale dell’Oreficeria, 32. Non per presentare una proposta politica già chiusa, ma per cercare di costruirne una nuova insieme a vecchi e nuovi compagni di viaggio.

I nostri valori e i nostri ideali hanno bisogno di una nuova voce. Costruiamola assieme, a partire dalla nostra provincia.

Delizia Catrini

Luigi Creazzo

Luis Cristalli

Valter Bettiato Fava

Edoardo Lorenzi

Alberto Macilotti

Gigi Poletto

Keren Ponzo

Stefano Poggi

Yvonne Masetto

Gino Zanni

Piero Andrein


Commenti

Inviato Sabato 5 Ottobre 2013 alle 08:41

Prima di tutto si dovrebbe smettere di essere ai piedi di Variati e company, ma non ne sarete capaci, vi piace troppo il potere.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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