La sinistra del PD si appella. Pronandosi
Venerdi 4 Ottobre 2013 alle 21:41 | 1 commenti
Per deferenza che sa di sudditanza perchè se i cartacei volessero essere sul "pezzo" potrebbero pubblicarlo sui loro web insieme a noi e ai colleghi dei media Internet che si sforzano di essere al passo coi tempi. Come sembrerebbe che vorrebbero Poletto & c. per la loro sinistra, che però sembra non sapersi liberare dagli inchini al potere mediatico dei padroni del vapore non accorgendosi che il vapore è fumo...
Il direttore
Ecco l'appello integrale:
C’è un grande silenzio a sinistra nella politica vicentina. In un tempo in cui a gravi diseguaglianze economiche corrispondono insostenibili privilegi sociali è quasi paradossale la mancanza di un chiaro punto di riferimento politico che ponga al centro i valori della solidarietà , della giustizia sociale, del rispetto ambientale.
Questa assenza può e deve essere sanata. Nella società della nostra provincia sono disperse le forze della rinascita: nell’associazionismo come nel mondo del terzo settore, nei settori della conoscenza come in quelli in cui con più forza si manifesta il malessere sociale provocato dalla crisi. In mezzo, il Partito Democratico, organizzazione centrale - volente o nolente - della sinistra italiana, che non ha saputo farsi interprete di questa rinascita.
Lo diciamo chiaramente: il Partito Democratico, nella nostra provincia così come a livello nazionale, deve cambiare. Deve rappresentare e diventare accogliente, nei suoi circoli e nei suoi organi dirigenti, per le nuove forze suscitate dalla crisi (precari, disoccupati, cassintegrati). Deve rifiutare l’ottica leaderistica e presidenzialista che sembra aver contagiato l’intero arco costituzionale italiano. Deve opporsi risolutamente alla speculazione immobiliare e infrastrutturale che ogni anno si mangia fette importanti del nostro territorio per opere di discutibile utilità . Deve ritrovare un ambito autonomo nella società , separato dalle istituzioni e dallo Stato, come indicato lucidamente da Fabrizio Barca nei mesi scorsi. Deve rimettere al centro della sua proposta il lavoro, promotore di identità , cittadinanza e benessere, in una nuova e più sostenibile idea di sviluppo. Al contempo deve valorizzare le imprese che hanno saputo esercitare concretamente una responsabilità sociale nei confronti dei territori in cui insistono.
Soprattutto, deve ricominciare ad essere uno spazio di discussione democratica e trasparente. Il Partito Democratico che vogliamo deve rappresentare e organizzare nelle sue fila i tanti cittadini e lavoratori vicentini senza voce che si vedono piombare dall’alto decisioni senza essere consultati. Un partito che sia - in un'ottica non di protesta vacua, ma di governo per il cambiamento - megafono delle esigente dei vicentini comuni, dei vicentini che stanno soffrendo la crisi. Rifiutiamo il modello di un Partito ridotto a comitato elettorale, a esangue movimento di opinione, a supporto acritico di un leader plebiscitariamente eletto. Vogliamo invece un Partito che sia organizzato sul territorio, che discuta i problemi della gente, che sostenga le Amministrazioni in cui è coinvolto con lealtà , ma senza subalternità . Un Partito di militanti ed aderenti, permeabile alla domanda sociale e capace di fare sintesi, delineare strategie, avanzare proposte. Un Partito in cui la diversità sia una ricchezza e non un ostacolo, la coesione una scelta e non una imposizione, la politica una passione e non una carriera.
Pesa sulle nostre spalle, come iscritti di questo partito, il peso della responsabilità di reagire a tali mancanze. Il Partito Democratico si avvia alla sua seconda fase congressuale, a livello nazionale come a livello locale. Un’occasione forse non ripetibile per riattivare forze disperse e ampliare verso la società civile il campo di rappresentanza del Pd e della sinistra vicentina.
Per questo abbiamo deciso di organizzare a Vicenza un’assemblea aperta a tutti gli iscritti, i simpatizzanti e i critici del Partito Democratico della provincia per mercoledì 9 ottobre alle 20:30 in Viale dell’Oreficeria, 32. Non per presentare una proposta politica già chiusa, ma per cercare di costruirne una nuova insieme a vecchi e nuovi compagni di viaggio.
I nostri valori e i nostri ideali hanno bisogno di una nuova voce. Costruiamola assieme, a partire dalla nostra provincia.
Delizia Catrini
Luigi Creazzo
Luis Cristalli
Valter Bettiato Fava
Edoardo Lorenzi
Alberto Macilotti
Gigi Poletto
Keren Ponzo
Stefano Poggi
Yvonne Masetto
Gino Zanni
Piero Andrein
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