La sen. Laura Puppato invia esposto alla prefettura di Treviso per pubblicità ingannevole sul referendum del Veneto
Lunedi 25 Settembre 2017 alle 17:48 | 0 commenti
Da settimane sono presenti sul sito internet (www.autonomiaveneto.org), creato per pubblicizzare il referendum sull'autonomia del Veneto, oltre che nei gazebo della Lega Nord volantini esortanti al voto favorevole con motivazioni del tutto inverosimili, ad esempio: "Perché tutela e giustizia saranno più veloci ed efficienti" o "Perché la mia regione potra' aiutarmi a trovare un lavoro dopo la laurea". Due ipotesi inesistenti, solo propaganda elettorale ingannevole" ha dichiarato la sen. Laura Puppato che, preoccupata per il regolare svolgimento di un referendum già assai controverso, ha inoltrato un circostanziato esposto alla prefettura di Treviso.
In tale esposto la senatrice precisa che giustizia e sicurezza non rientreranno mai nelle competenze della Regione, similmente riguardo alle opportunità di impiego, la regione già ora si occupa di formazione e favorisce percorsi di inserimento lavorativi tramite Veneto Lavoro, che fornisce servizi di orientamento e formazione.
"Non è ammissibile" ha dichiarato l'esponente dem "che si giochi nel torbido, mi chiedo quali interessi veri nasconda questo referendum visto che si "bara" persino sulle materie interessate dalla possibile trattativa sull'autonomia. Ne segue che nulla di quanto promesso dai manifesti citati sarebbe il risultato del referendum, l'esatto contrario di ciò che essi lasciano scorrettamente intendere. Di fatto costituiscono una forma di "pubblicità ingannevole" che travalica l'ambito della lecita propaganda e persuasione elettorale."
Per tali ragioni e al fine di garantire la correttezza della consultazione elettorale indetta, la sen. Puppato ha chiesto al Prefetto di Treviso un intervento urgente al fine di far cessare la diffusione di materiali sia on line che tramite affissione o volantinaggio di propaganda elettorale manifestamente
fuorviante.
Ribadendo infine: "Una competizione senza competitori, con una propaganda asfissiante e ora anche con attese fasulle non è degna di una regione come il Veneto, con ben altri primati."
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