La sagra del superfluo
Domenica 10 Aprile 2011 alle 09:39 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n.211
La sagra del superfluo
di Enrico Soli e Giovanni Coviello
Fioccano come strenne natalizie libricini e dvd griffati Comune di Vicenza e Aim. Prima con la scusa dell'alluvione, poi con quella del 150° dell'Unità nazionale, l'Amministrazione comunale e le aziende municipalizzate hanno pensato bene di farsi un po' di pubblicità non tabellare scegliendo i mezzi locali più influenti, cioè Il Giornale di Vicenza e Tva.
Niente di strano, nonostante la crisi, secondo il portavoce del sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, che anzi spiega: "Il nostro Comune sta facendo ben poca pubblicità . Non compriamo spazi sui media per farci amica questa o quella testata. Quelli sul Risorgimento sono libri, non giornali, quindi sono pubblicazioni che la gente conserva, non butta via. Ma neanche volendo potremmo sperperare il denaro dell'ente in pubblicità : basta infatti pensare che la Finanziaria di Tremonti ci ha costretto a ridurre al 20% rispetto al 2009 le spese per pubblicità , editoria, rappresentanza e mostre. Noi abbiamo sempre speso poco e adesso per forza ancora meno". Però, forse si poteva spendere meno ancora e dedicare quelle risorse, che so, al sociale, sfrattati in primis, se è vero come è vero, in base a quanto dichiaratoci sempre da Bulgarini, ovviamente ben informato anche sulle spese delle aziende del Comune, che "Aim ha pagato 10.000 euro per due seconde pagine di copertina" sui due libri commemorativi del 150° anniversario dell'Unità d'Italia allegati sempre al veicolo, giusto per queste operazioni di massa, de Il Giornale di Vicenza. Se per una quarta e una terza pagina gli altri inserzionisti Confartigianato e Banca Popolare di Vicenza, che non ci hanno voluto comunicare i dati, hanno pagato in proporzione al valore base delle posizioni delle pagine, facendo riferimento al costo Aim, l'incasso presunto pareggia o, meglio, supera la spesa sostenuta dall'editore, che con l'operazione gratuita ha fatto sicuramente promozione al suo giornale nei giorni dell'offerta in omaggio dei due bei volumi. Stesso discorso, con qualche dettaglio in più, lo si può fare per le "operazioni" Dvd alluvione, se per mettere il proprio nome sulle copertine dei contenitori del dvd distribuito da Tva la municipalizzata Aim ha speso, sperando che la scatola col suo marchio non venga gettata via per conservare solo il Dvd senza sponsor, 2.500 euro, più del doppio di quanto ci ha messo, per lo stesso spazio, un privato, l'unico dei quattro presenti ad averci comunicato tranquillamente quanto ha pagato. E altri 10.000 euro l'azienda di Contrà S. Biagio li ha "investiti" per l'analogo dvd allegato a Il Giornale di Vicenza e sulla cui copertina, insieme al marchio dell'azienda del presidente Fazioli, compaiono con la stessa speranza di conservazione del contenitore, anche quelli della Banca Popolare di Vicenza e di due aziende commerciali. "La Grande alluvione", questo il titolo dell'opera, "è un omaggio a chi ha subito le violenze dell'acqua e a chi ha lavorato per ripararle", si legge a firma del direttore sopra i marchi degli sponsor dell'operazione, a cui, se non altro andrebbe attribuito il merito dell'omaggio, visto che, fatti quattro conti sui costi di produzione, è a loro che è costato, mentre al giornale ha fatto, suo legittimo interesse e scopo, da traino per le vendite. Gratuitamente o con un, lecito, privato guadagno. Un'altra riflessione può essere fatta per City lights, il mensile di Informagiovani, di cui Jacopo Bulgarnini d'Elci è direttore responsabile "non retribuito", ci tiene a far notare, visto anche che per il suo lavoro complessivo a staff del sindaco non pensiamo non sia ben trattato. "City lights non c'entra - dice il portavoce e capo di gabinetto di Achille Variati -: è un modello virtuoso visto che non costa niente al Comune, perché costa quanto incassa da sponsor istituzionali e privati.". In questo senso anche VicenzaPiù, ringraziamo Bulgarini, è un altro modello virtuoso: non costa nulla ed esiste perché c'è chi paga inserzioni pubblicitarie. E questo, nonostante, ultimamente, abbiamo anche offerto in regalo due pagine pubblicitarie all'Assessorato alla Cultura, uno dei più dilaniati dai tagli e da tempo attendiamo invano di essere convocati dall'assessore Giuliari a cui vorremmo proporre spazi gratuiti di inserzioni di richieste di lavoro riservati ai disoccupati, che certo non possono pagarsi quelle offerte a pagamento. Ma la riflessione è sempre la stessa. In tempi di ricchezza tutto quello di cui abbiamo parlato ha senso. In tempi come questi, in cui c'è chi non ha soldi per pagare l'affitto e ora, sempre più spesso, neanche per far mangiare i propri figli (chiedere all'assessore Giovanni Giuliari per credere) i costi sopportati dal Comune tramite le municipalizzate e quelli incoraggiati, comunque, dalla presenza istituzionale del Comune non potrebbero essere destinati alle tante Elena o ai tanti Amed le cui storie sono raccontate sui video, senza sponsor, pubblicati su VicenzaPiu.com? Penso che sarà opportuno tornare
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