Quotidiano | Categorie: Interviste

La rivincita di Rachid Arma, amato da Rosso e dai tifosi. L'ex operaio marocchino ora centravanti del Lanerossi: “prego senza problemi nelle moschee di Vicenza”

Di Edoardo Andrein Venerdi 16 Novembre 2018 alle 22:05 | 0 commenti

ArticleImage

Rachid Arma è nativo del Marocco. A sei anni suo padre se n'è andato di casa, per cercare lavoro e un futuro migliore per la sua famiglia. È passato dalla Libia, si è fermato per un periodo in Tunisia, ma è ripartito ancora, per arrivare con un barcone in Italia, fino a quel lavoro in fabbrica trovato a San Bonifacio, provincia di Verona, ma Diocesi di Vicenza. Per tre anni Rachid non ha quasi mai visto suo padre. Lui e sua madre si sono fatti forza, tra mille difficoltà, fino al giorno in cui trovò una casa che potesse accogliere tutti e tre.

Poi però nacquero altri due fratelli, servivano soldi a casa e così Arma decise di lasciare la scuola per andare a lavorare, nella sua stessa fabbrica dove lavora tutt'oggi il padre: per tre anni operaio metalmeccanico, sempre con la passione del pallone, iniziata sulle strade "bollenti" in Africa.

Una lunga carriera fatta di tanti gol sui campi di serie C, poi quest'anno il ritorno a Vicenza. Sì, ritorno perché la prima volta, in serie B, è stata la stagione 2010-11, con una maglia gettata a terra per una sostituzione e i (tanti) fischi dei tifosi.

“I tifosi del Vicenza – ci racconta – ora hanno potuto conoscermi anche per la persona che sono realmente, quello è stato un errore dovuto alla giovane età. Ci abbiamo messo una pietra sopra”.

Nella reazione dei tifosi possono aver influito le tue origini marocchine?

“Penso che avrebbero reagito allo stesso modo se fossi stato cristiano o di qualsiasi altra religione, quello è stato un episodio di campo”.

Tifosi che ora lo osannano in quel campo, tra cui il patron Renzo Rosso che apprezza il suo spirito di sacrificio per i compagni. Un giocatore “modello” anche fuori dal campo: diventato padre da poco, ci confida che “quando posso vado alla preghiera del venerdì mattina, Vicenza è una città aperta, con diverse moschee e né io né altri musulmani che conosco abbiamo mai subito alcun episodio di intolleranza. Ci sono tanti stranieri e famiglie integrate”.

Il prossimo 16 gennaio il capricorno biancorosso compirà 34 anni. Ma ci sono tante altre soddisfazioni che vuole prendersi con la maglia da centravanti titolare del Lanerossi. A partire da domenica nel big match a Trieste (ore 19). Sarà l'ex di turno, ma al suo fianco ci sarà l'esodo di un migliaio di tifosi vicentini. Una sfida da brividi.

Ma con una storia così alle spalle, per Arma la paura non esiste.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network