La questione sicurezza a Vicenza
Lunedi 2 Aprile 2012 alle 22:34 | 1 commenti
Da VicenzaPiù n. 231
Di Alessandro Benigno*
Nel centro storico, purtroppo, aumentano sempre più furti e violenze. Campo Marzo rischia di diventare una significativa crocevia dello spaccio di stupefacenti nel nostro territorio. Questi sono solo alcune constatazioni tra le diverse che si potrebbero fare ma che all'oggi rispecchiano una seria quanto difficile realtà . La questione sicurezza non va affrontata creando allarmismi spropositati, utilizzando slogan populisti e demagogici. Ma va affrontata.
Il sindaco Variati e la sua Giunta non la stanno affrontando e se sì di certo non con l'incisività necessaria. Non sono stati promossi provvedimenti degni di nota volti a risolvere quanto c'è da risolvere. L'amministrazione di centrosinistra che governa la città si sta dimostrando ancora una volta non all'altezza delle aspettative nel far fronte al degrado e alla micro-criminalità che, con sempre maggiore frequenza, sta prendendo di mira le attività commerciali del centro storico.
Gli ultimi episodi delinquenziali dovrebbero richiamare la politica cittadina ad una convinta assunzione di responsabilità per evitare che in particolare il centro storico, patrimonio dal valore inestimabile per qualsiasi abitante di Vicenza, soprattutto durante le ore notturne, diventi una vera e propria zona franca. Ma per il Primo cittadino la risoluzione di questi problemi non è una priorità . Se fosse responsabile costituirebbe un tavolo di confronto, aperto a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, allo scopo di individuare le soluzioni migliori in grado di garantire serenità e decoro alla nostra città . Noi della Giovane Italia siamo convinti che in merito a temi molto delicati come quelli legati alla sicurezza non devono esserci speculazioni di parte né soluzioni ideologiche.
Lo scorso settembre noi proponemmo a tutta la cittadinanza una fiaccolata per sensibilizzare la politica cittadina, e in particolar modo il sindaco Variati, sulla questione sicurezza attinente in particolar modo ad alcune zone della città . Il nostro corteo partì infatti dall'area ex Domenichelli per giungere a Campo Marzo. Con noi scesero in strada un centinaio di persone e così riuscimmo a dare un segnale importante.
Il primo cittadino reagì in modo scomposto accusandoci di speculare su dei fatti gravi e scaricando le colpe della propria apatia decisionale sul fronte sicurezza sul Governo nazionale. Da lui, quindi, solo isterismi e parole.
Noi oggi diciamo quello che dicemmo all'epoca. La Polizia Locale, che quotidianamente svolge il proprio lavoro con grande dedizione e sacrificio, e di questo siamo grati, insieme alle altre Forze dell'Ordine, dovrebbe essere impiegata in modo massiccio per pattugliare il territorio e non per perseguitare gli automobilisti o piuttosto i gestori dei locali per dare attuazione alle ordinanze liberticide promosse dal Sindaco.
L'ora delle parole è terminato, ora devono seguire i fatti. Variati non può voltarsi dall'altra parte dinanzi alle problematiche legate al degrado e alla micro-criminalità . Il rischio è che la situazione possa degenerare se non verranno presi provvedimenti risolutivi di concerto con tutte le autorità competenti, che all'oggi mancano di attuazione per la totale mancanza di strategia e di sensibilità politica dell'amministrazione di centrosinistra che governa a Palazzo Trissino.
*Dirigente regionale di Giovane Italia Veneto
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.