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La medicina per l’Italia è il Malox. Best seller anche a Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 3 Marzo 2015 alle 22:44 | 0 commenti

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Leggiamo i giornali, navighiamo nel web e vediamo la tv e ogni giorno lo stomaco ci brucia sempre di... più. Da anni non riusciamo a riportare in Italia dall’India due marò mai condannati neanche lì e dopo decenni il pluriergastolano omicida Cesare Battisti viene estradato dal Brasile ma non per essere finalmente rinchiuso nelle patrie galere, ma per essere ritrasferito in Messico o in quella Francia che l’ha coccolato per decenni e dove la procedura di estradizione ripartirà.

L’Italia conta così poco a livello internazionale da farci bruciare lo stomaco, come attestano le frasi inutili di Federica Mogherini, il così Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza  che a trattare per conto dell’Europa in Ucraina e Russia ci vanno Merkel e Hollande. Ma la longilinea Fede cosa può rimproverarsi se Sergio Mattarella nel suo primo viaggio all’estero da neo eletto presidente della nostra Repubblica va sì in Europa, a Bruxelles, ma passando prima ad omaggiare la sua imperatrice, Angelona? E lo stomaco ci brucia ancora di più. Ma l’impresa in Italia tira e “tira” così tanto all’ex cavaliere Silvio Berlusconi, problemi di senescenza al malleolo a parte, che la sua Ei Towers, padrona di metà delle antenne italiane,  prova a comprarsi l’altra metà che è pubblica tramite Ray Way, che pure non potrebbe comprare se varrà la legge (in Italia?) che la vuole almeno al 51% nella mani di Rai. Ma prima di discettare sulla comprabilità o meno di Ray Way (a meno che sotto sotto non ci sia una manovra diabolica del furbo Berlusca: se non posso comprare Ray Way datemi tanti soldini e vi vendo Ei Towers…) fermiamoci un attimo a capire con quali soldi Ei Towers la comprerebbe. L’offerta dell’Opas prevede 850 milioni i cash (soldi veri) e 370 in “carta” (uno scambio di azioni). Una bella cifra. Solo che… Solo che, per chi non lo sapesse, la Rai dovrà pagare a Rai Way 175 milioni all’anno per l’uso delle sue torri come da contratto di servizio sottoscritto in fretta prima di quotarsi solo 100 giorni fa… E allora, spicciolo più spicciolo meno di costi di gestione a parte, la Rai pagherebbe a Ray Way e, quindi, a Ei Towers in soli 5 anni di “affitto” la modica cifra di 875 milioni a fronte degli 850 spesi. Che bruciore di stomaco in questa Italia ammalata. E a Vicenza? Ci sarebbero da raccontare tante cose ma bastano un paio di quelle piccole lette sul nostro GdV, a volte più significative e più indiscutibili di cento Borgo Berga e mille Maltauro, ci inducono a correre in farmacia. Il titolare di un’agenzia di viaggi di Asiago è stato appena condannato a un anno di carcere e relativa mega multa per una fattura dichiarata falsa di sponsorizzazione di 6.000 euro. A fine gennaio un gruppo di “imprenditori”, tra cui un certo Fabrizio Padrin, un ben noto sponsor poi promosso a (post) dirigente della Minetti Volley (che nome infangato dai post…, ora addirittura incensuta con questa qualifica, che l‘hanno fatta chiudere!), è stato assolto dall’accusa di aver prestato soldi a tassi usurai a Umberto Scalchi dell’omonima attività di commercio di elettrodomestici, perché loro, tra cui l’ex “ottico” Padrin, i soldi li avevano dati sì, ma non da usurai ma solo per investire: «Gli imputati - scrive D. N. su Il Giornale di Vicenza del 24 gennaio 2015 - si sono sempre difesi spiegando di essere stati truffati. Non erano prestiti, ma investimenti: fidandosi di Scalchi, gli avevano dato il danaro per comprare elettrodomestici o stufe, perchè il commerciante li avrebbe rivenduti in nero e lucrando con gli “amici” sulla differenza».

Se è giusta, come sarà giusta tecnicamente, una condanna a un anno per 6.000 euro di fattura di sponsorizzazione ritenuta falsa, l'assoluzione, di sicuro altrettanto giusta tecnicamente, per aver prestato soldi non per usura ma solo per lucrare in nero ci fa correre, molto tecnicamente, anzi di... più, in farmacia a cercare l'unica medicina utile in questa Italia e in questa italica Vicenza: il grillesco Malox.

A quintali però.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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