La lotta attuale è sempre una questione di soldi
Martedi 10 Gennaio 2012 alle 22:14 | 0 commenti
 
				
		A cura di Luciano Parolin
Mentre non ci sono soldi per la cultura, l'arte, il sociale, la scuola, si finanziano Comitati Elettorali di ogni tipo. La lega, investe i soldi ottenuti da "Roma Ladrona" a Cipro e Tanzania, da non credere. Neo Ministri e sottosegretari vanno in ferie a spese dei contribuenti. I partiti si fanno le leggi per il finanziamento delle campagne elettorali, non presentano mai bilanci, non vogliono ridursi un minimo lo stipendio, e ci costano 1 miliardo di euro ogni legislatura.
E' piuttosto difficile avere notizie di ogni genere, non manipolate  secondo la convenienza politica. Queste cose il cittadino normale non le  accetta più: protesta meno, ma si astiene di più, siamo al 42%, A  febbraio 2006 una legge approvata da tutti stabilì che i partiti  continuassero a incassare i rimborsi elettorali anche in caso di voto  anticipato, situazione attuale, se votiamo prima del 2013.
Se la  legislatura finisce prima, "le spese elettorali" vengono pagate per  tutti i cinque gli anni. Per lo Stato la spesa è di circa 300 milioni di   euro, nonostante in finanziaria sia previsto il taglio del 10% sui  rimborsi. Per ogni avente diritto al voto (non per i votanti che sono  molti di meno) lo Stato paga 1 €. Nel 2006 gli aventi diritto erano più  di 50 milioni per un totale di euro precisamente  di 47.258.305 in  Italia e 2.840.000 all'estero. E negli anni la situazione è solo peggiorata. Per le nostre tasche. Poi ci sono le elezioni Regionali e le  Europee.  I numeri della tabella sono estratti da  Il Costo della  Democrazia del Sen. Cesare Salvi dei DS, il quale forse per aver scritto  la verità documentata, non è stato più eletto.
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