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Il burkini e le donne musulmane “emancipate” a forza

Di Citizen Writers Giovedi 18 Agosto 2016 alle 16:26 | 1 commenti

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Riceviamo da Mustapha Ouanit e pubblichiamo
La libertà religiosa e il diritto del Burkini! Le donne musulmane non vanno “emancipate” a forza, secondo il modello occidentale. Vanno solo rispettate: è in questa capacità di rispettare gli altri, pur non condividendoli, che risiede la vera espressione del grado di civiltà di un paese. Non è democrazia, non è libertà quella che obbliga qualcuno ad aderire a modelli e stili di vita che non sente suoi. Anche l’occidentalizzazione forzata è una forma di sottomissione: la sottomissione a un dittatoriale sistema politico, sociale ed economico che non permette all’individuo di mantenere la propria identità se questa si discosta dalla volontà di chi fa le regole del gioco sociale.

Le donne musulmane non indosseranno il velo per sottomissione all’uomo e non lo toglieremo per sottomissione alla società. Entrambe le costrizioni hanno a che fare con la schiavitù e tolgono dignità alla donna.
Essere schiave di un sistema sociale non è più edificante dell’essere schiave di un uomo. Dio ha creato l’essere umano dotandolo di qualcosa che non ha prezzo, la dignità: che nessuno privi le donne musulmane di qualcosa che Dio ha loro donato come diritto inviolabile.

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Commenti

Inviato Lunedi 22 Agosto 2016 alle 22:06

Lei mi deve spiegare perché le donne cristiane e le donne ebree non sono rispettate nei paesi arabi, solo quando voi avrete il coraggio di rispettare la nostra "occidentalità", forse si potrà parlare di democrazia. Nessuno privi le donne musulmane di qualcosa che d-o ha loro donato come diritto individuale, nessuno privi le donne e gli uomini cristiani di indossare il crocefisso anche nei paesi arabi, nessuno privi le donne e gli uomini ebrei di indossare il Meghen David anche nei paesi arabi!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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