La lettera sul video dell'assemblea per il viadotto. E il "Silenzio" del GdV
Venerdi 1 Agosto 2014 alle 00:13 | 2 commenti
“Sono un abitante di strada Pasubio, località Moracchino di Vicenza, risiedo poco lontano dal punto in cui la nuova arteria, l'agognata bretella dell´Albera, intersecherà la strada sp 46. Ho visionato oggi per curiosità il video della assemblea pubblica convocata dal solo Comitato di strada San Giovanni la sera del 23 maggioâ€. Inizia così una lettera pubblicata su Il Giornale di Vicenza mercoledì 30 luglio 2014 a firma del signor Massimo Calibran.
Uno scritto pubblicato in evidenza, con tanto di foto dell'area in cui dovrebbe sorgere il grande viadotto, nel quale compaiono accuse di fotomontaggi nelle immagini mostrate durante l'assemblea sul viadotto per la bretella di strada Pasubio; un testo che riportiamo di seguito a questa premessa e lasciamo a ciascun lettore le proprie considerazioni su una vicenda che sta creando animosità e dissapori tra vicini di casa della zona.
Ciò su cui ci vogliamo soffermare, però, riguarda due passaggi contenuti all'inizio della lettera del signor Massimo Calibran.
Da una parte l'errore del mese (non maggio ma luglio) dovuto probabilmente alla distrazione estiva, anche se poi non fa così caldo..., di colui che sceglie le lettere da pubblicare sul GdV, il quale neanche si è accorto del probabile refuso del signor Massimo Calibran. A meno che, e a pensar male alle volte ci si azzecca, non si tratti di un modo per sviare la ricerca del video citato nella lettera: un video riferito a maggio, infatti, potrebbe far affievolire in un lettore ignaro il desiderio di andarlo a recuperare.
Ma noi, lettori tenaci, non ci siamo persi d'animo, e spinti dalla voglia di verificare a cosa si riferissero le accuse e le citazioni degli interventi in sala contenuti nella lettera, ci siamo fiondati nella sezione video del sito web de Il Giornale di Vicenza.
Niente da fare, non c'è.
Ah, ma giusto! Il video l'avrà mandato in onda la sorella confindustriale del GdV, il canale televisivo Tva.
E allora clicchiamo sul sito di Tva alla ricerca dei contenuti video.
Nulla, nemmeno un servizio nella raccolta dei telegiornali.
Ma se Tva non era presente, i fratelli confindustriali del GdV avevano sì un inviato a Maddalene. Solo che non ha realizzato né video e né foto, e infatti nell'articolo apparso (il 24 luglio, non maggio…) sul principale quotidiano cittadino compariva un'altra foto.
Il video in questione, invece, il signor Massimo Calibran l'ha potuto vedere grazie a VicenzaPiùTv (clicca qui per vederlo on demand).
Ora non sappiamo se il signor Massimo Calibran nella lettera originale inviata al GdV abbia citato oppure no la fonte grazie alla quale ha potuto essere presente "indirettamente" all'affollata assemblea, o se sia stata un'altra amnesia estiva del collega che ha pubblicato la lettera e che, visto che di collega del GdV si tratta, prima di pubblicare si sarà di sicuro accertato dell'esistenza del video....
Quello che rileviamo, quindi, è che, ignorando la citazione della fonte, il diritto all'informazione verso i lettori sia stato ancora una volta negato, come già accaduto in passato anche all'umile autore di questo articolo, descritto nella recensione del romanzo intitolato "Silenzio" come "giornalista online".
Una timore di nominare la concorrenza che, per una potenza mediatica nel vicentino come quella rappresentata dal GdV, non può che far sorridere.
Ma anche riflettere.
Sono un abitante di strada Pasubio, località Moracchino di Vicenza, risiedo poco lontano dal punto in cui la nuova arteria, l´agognata bretella dell´Albera, intersecherà la strada sp 46. Ho visionato oggi per curiosità il video della assemblea pubblica convocata dal solo Comitato di strada San Giovanni la sera del 23 maggio.
Sono stupito in primis di come si sia mostrato ai presenti slide con fotomontaggi fatti in casa, di viadotti di un certo tipo di vecchio stampo, per ottenere consenso ed opporsi all´avanzamento del progetto stesso, come poi chiaramente espresso in sala da uno dei residenti di quella via.
Sono state espresse perplessità sullo svincolo, rotatoria rialzata o viadotto, ma nulla è stato geologicamente e tecnicamente motivato non spiegando in realtà il perché team di tecnici stradali, geologi, idraulici e ambientalisti qualificati come quelli di Anas hanno adottato queste possibili soluzioni per potere infine ricongiungersi alla nuova Del Din.
Forse ci vorrebbero più conoscenze in molteplici materie per relazionare su tali opere e su progetti così importanti.
Fortunatamente l´intervento di qualcuno maggiormente esperto di rotatorie, tecnica stradale e trasportistica, ha dimostrato che l´ipotesi di soluzione viadotto è al giorno d´oggi di impatto quasi zero sulla psiche umana, stante l´applicazione di moderne ed innovative tecniche stradali. Inviterei a percorrere le nuove strade nel Padovano-Veneziano per farsi una idea reale ed oggettiva di queste nuove tecnologie applicate alle costruzioni stradali.
Il risultato concreto è molto, molto meno impattante di quanto si possa desumere da qualche semplice e vecchia slide.
Anch´io, con la mia famiglia, come altri vedrò dalla finestra di casa l´eventuale “viadottino†o la rotatoria “non a rasoâ€, più vicina alla mia abitazione , senza dubbio, dei residenti di strada San Giovanni, ma non per questo perderò il sonno o qualche diottria.
Anzi la realizzazione della bretella potrà solo rasserenarmi, dovendo oggi sopportare un traffico e un rumore infernale di decine di migliaia di auto e di migliaia di tir e mezzi pesanti, al giorno ed alla notte.
Potrò inoltre avere e lasciare in futuro ai miei e ai tanti bimbi piccoli di strada Pasubio una Vicenza migliore, cresciuta, più sicura, più vivibile, che speriamo possa svilupparsi assieme a loro.
Seppur amaramente la bretella toccherà qualche interesse particolare, compreso il mio, ma un sacrificio di pochi, farà un dono grandissimo a moltissimi e alla “città tutta e per sempreâ€.
la firma dell'autore dell'articolo compare sotto il titolo, come i nostri lettori sanno
lieto di incontrarla, ma in questa riflessione non c'è nessuna risposta alla sua lettera
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