La Lega: «Controlli, Variati faccia luce su staff e dirigenti»
Giovedi 18 Aprile 2013 alle 19:23 | 1 commenti
«Vogliamo chiarezza sulla condotta dei superdirigenti ma anche sul portavoce del sindaco. Chiediamo che in futuro la gestione del personale sia più trasparente giacché si parla di lauti stipendi erogati grazie a fondi pubblici». Con queste parole la Lega Nord di Vicenza rilancia una questione già sollevata in consiglio e sulla quale si prepara a dare battaglia (di seguito nota ufficiale)
Il sospetto questo pomeriggio lo hanno descritto i consiglieri comunali del Carroccio Paola Sabrina Bastianello e Patrizia Barbieri quando hanno incontrato nella sede cittadina del movimento in zona San Rocco il coordinatore locale Carlo Rigon. Il quale per l'occasione era accompagnato da Roberto Grande, supervisore della segreteria regionale per le amministrative di maggio.
«Abbiamo il fondato sospetto - spiegano Bastianello e Barbieri - che Jacopo Bulgarini d'Elci, prima, dopo e durante le sue annunciate e mai avvenute dimissioni da portavoce del sindaco democratico Achille Variati, si sia servito di Facebook o di altri social network durante l'orario di lavoro. Ma non per informare sulla attività dell'amministrazione o del sindaco, bensì per dare lustro alla sua immagine di privato cittadino, o per scopi ludici, o addirittura di critica politica nei confronti di quei partiti avversi alla collocazione dell'attuale primo cittadino». Sospetti in forza dei quali la Lega chiede «chiarimenti urgenti non a Bulgarini bensì al primo cittadino».
Il Carroccio poi muove un'altra accusa: «La legge nazionale imporrebbe a Bulgarini di timbrare elettronicamente il cartellino; cosa che invece non ha fatto limitandosi invece a firmare un foglio presenze cartaceo poi consegnato alla direttrice del personale Micaela Castagnaro. La quale dall'alto dei suoi 140.000 euro annui avrebbe forse dovuto pretendere maggiori spiegazioni e non limitarsi a redigere una nota agiografica nei confronti dello stesso Bulgarini». E sempre sulla Castagnaro: «Dai tabulati in nostro possesso si evince che la dirigente abbia più volte forzato le timbrature manualmente, sempre nell'orario della pausa pranzo, in genere inserendo esattamente una mezz'ora di pausa... proprio quella mezz'ora che serve a fare scattare il riconoscimento del buono pasto da sette Euro. Nel solo gennaio 2013 sono state inserite ben 15 timbrature forzate. Quattordici sono state a febbraio e 15 a marzo... Il tutto in spregio alla circolare comunale interna: la numero 11 del 2004». Frattanto la Lega mette le mani avanti e accusa il sindaco di non avere reso noti «i mandati di pagamento» per i buffet realizzati durante la grande mostra invernale mostra Raffaello verso Picasso. «È vero - attaccano i quattro leghisti - che l'incarico è stato affidato a soggetti vicini a aqualche altissimo papavero di palazzo Trissino? Non è un caso - puntualizza Bastianello - che quando abbiamo chiesto queste informazioni ci siano state negate a fronte di un evidente imbarazzo del capo dell'esecutivo. Che cosa c'è dietro?». (da sinistra a destra: Barbieri, Grande, Bastianello e Rigon)
Consigliera Comunale Bastianello Paola Sabrina
PORTAVOCE DEL SINDACO E ALTA DIRIGENZA DEL COMUNE: A CHI SPETTA IL COMPITO DI VIGILARE SUL LORO OPERATO?
Cosa ha fatto il portavoce del Sindaco Variati in orario di lavoro? Chi controlla e giudica se le regole vigenti in comune di Vicenza siano applicate a tutti i dipendenti in maniera trasparente e senza abusi?
Le dimissioni farsa del portavoce del Sindaco Jacopo Bulgarini, smentite grazie al nostro intervento in Consiglio comunale, hanno costretto l’attuale Sindaco a precisare che in realtà Bulgarini era in congedo per ferie fino all’8 maggio p.v..Anche la dirigente del Settore Segreteria Generale Micaela Castagnaro è stata coinvolta dal Sindaco a riguardo; la dirigente infatti ha attestato la bontà dell’operato del portavoce medesimo precisando “Mi preme inoltre evidenziare che lo svolgimento dell’incarico, come io stessa ho potuto constatare, ha reso necessaria una presenza al lavoro ben oltre quella richiesta contrattualmente, con una media, nel triennio dal 2011 al 2013, di 56 ore settimanali a fronte delle 36 richieste contrattualmenteâ€.Già , ma chi ha certificato la presenza del portavoce in servizio? Non certo le rilevazioni automatizzate delle presenze in servizio, come previsto dalla circolare interna del settore Risorse Umane n.11/2004 che fa riferimento a precise indicazioni di Legge e contrattuali, nonché a circolari del ministero della Funzione Pubblica.In realtà le presenze in servizio del portavoce Jacopo Bulgarini, sono state rilevate manualmente, dal dipendente medesimo su un banalissimo file excell, e solo per il periodo 2011/2013; si tratta quindi di presenze in servizio parziali e autocertificate dal dipendente, sulle quali la Dirigente Castagnaro pone solamente un visto per “presa visioneâ€.
Non solo: risulta che da un raffronto tra le parziali “presenze in servizio†autocertificate da Bulgarini, e un controllo parallelo sul suo profilo Facebook personale ci sarebbero numerosissimi interventi scritti dal Portavoce durante l’orario di servizio; si tratta di commenti politici, alcuni effettuati a esplicito sostegno dell’attuale Sindaco Variati, altri in aperta polemica con altri partiti e movimenti, effettuati sempre in orario di lavoro, su stampa locale e nazionale. Inoltre va detto che sul profilo Facebook di Bulgarini è contenuta una precisa promozione delle attività portate avanti dal portavoce, prima e durante l’incarico assunto presso il Comune di Vicenza. Sul suo curriculum pubblicato su Facebook è riportata l’esperienza di lavoro presso lo studio/associazione Alias, e l’incarico di direttore della campagna elettorale di Variati.
Questi fatti se accertati, rispondono a palesi violazioni dei doveri dei dipendenti pubblici, inoltre va appurato se vi sia stato un uso non conforme della rete internet e delle attrezzature informatiche comunali messe a disposizione del portavoce dal Comune di Vicenza per lo svolgimento delle sue mansioni che, lo ricordiamo, sono a supporto di tutta l’amministrazione, e non possono in alcun modo comprendere azioni di tipo personale, professionale o partitico.ÂStiamo valutando di trasmettere un esposto agli organi competenti affinchè sia accertata la verità dei fatti, in merito al rispetto dei regolamenti interni del Comune di Vicenza sull’uso di internet e delle attrezzature informatiche comunali, e le responsabilità in merito alla violazione degli obblighi derivati dalla mancata rilevazione automatizzata delle presenze in servizio (per il periodo 2011/2013) o addirittura dell’assoluta mancanza di alcuna certificazione per il servizio reso da Bulgarini dal 2008 al 2010.
In tutto questo baillame, emerge anche un altro fatto molto grave a nostro avviso, che rasenta l’abuso di potere. Abbiamo chiesto di recente le rilevazioni presenze dei primi tre mesi dell’anno 2013 dei tre più alti dirigenti del Comune di Vicenza: la dirigente Micaela Castagnaro (stipendio annuo 140 mila euro l’anno) il direttore generale Antonio Bortoli (stipendio 170 mila euro l’anno) e il segretario Generale Antonio Caporrino (stipendio 100 mila euro l’anno).
Dai tabulati delle presenze si evince che la dirigente alle Risorse Umane e Segreteria Generale Micaela Castagnaro, che tra l’altro è quella dirigente che dovrebbe far rispettare le regole attualmente vigenti in comune su questioni relative al personale dipendente (portavoce compreso), abbia più volte forzato le timbrature manualmente, sempre nell’orario della pausa pranzo, in genere inserendo esattamente una mezz’ora di pausa pranzo, quella mezz’ora che serve per far scattare il riconoscimento del buono pasto di 7 euro.Nel solo mese di gennaio 2013 sono state inserite ben 15 timbrature forzate, altre 14 nel mese di febbraio, e infine altre 15 nel mese di marzo 2013; tutte queste forzature di orario appaiono strettamente finalizzate al riconoscimento del buono pasto di 7 euro, previsto contrattualmente anche per i Dirigenti, ma disciplinato da alcune circolari interne piuttosto ferree. In particolare la circolare interna n. 11 del 2004 diramata dal Settore Risorse Umane fissa il tetto massimo di n.4 timbrature che si possono inserire manualmente al mese. Di fatto per ogni dipendente che sgarra tale norma, viene tempestivamente recapitata una lettera di richiamo ai doveri del dipendente, in caso di non rispetto della medesima circolare, e si paventano anche precisi provvedimenti disciplinari.
A questo punto chiediamo: chi controlla la dirigente Castagnaro? Può profilarsi un abuso di potere, visto che i regolamenti e le circolari vengono applicati a tutti i dipendenti, ma non dalla Dirigente che dovrebbe dare per prima l’esempio? Chiediamo al Sindaco e al Segretario generale se non si profila anche un possibile danno erariale per ripetuti inserimenti forzati di timbrature sempre nella pausa pranzo, sempre di mezz’ora e quindi finalizzati all’erogazione del buono pasto del valore di 7 euro.
E’ moralmene ed eticamene sostenibile che una dirigente, in questo contesto di grave crisi economica, pagata con un super stipendio di 140 mila euro l’anno arrivi a tanto, pur di non perdere anche l’ultimo euro disponibile? Anche su questa questione se non arrivano risposte credibili da parte dell’attuale Sindaco, provvederemo a trasmettere un esposto agli organi compententi.Sulla “questione morale†legata ad una gestione poco trasparente di risorse umane ed economiche, lasciamo ai cittadini giudicare.
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