Quotidiano | Categorie: Politica

La guerra è alle porte, le preoccupazioni di Irene Rui

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Marzo 2011 alle 20:42 | 0 commenti

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Irene Rui, Prc, FdS  -  Nel marasma della grave crisi giapponese e del preoccupante dissesto nucleare agli italiani è nascosto un altro pericolo, molto vicino: una guerra che è alle porte. "Mentre Gheddafi si presenta a sferrare l'attacco decisivo agli insorti - afferma un comunicato dell'ONU - il Consiglio di Sicurezza ONU non può accettare la vittoria di Gheddafi ed è pronta ad agire per proteggere la popolazione civile dagli attacchi del regime" e vara le annunciate misure contro il rais: No fly zone, ma anche un ampio intervento militare in Libia. Ciò è preoccupante.

Si profila il rischi che la guerra esploda, con conseguenze drammatiche per tuta l'area mediterranea, non solo dal punto di vista umano, ma anche economico. Basti pensare agli investimenti europei in Libia e ai pozzi di petrolio.
Il Mediterraneo rischia di trasformarsi nel teatro del conflitto. Che centriamo Noi?
Si deve dire innanzitutto che l'autodeterminazione dei popoli nordafricani è stata aiutata dalla "democrazia americana" con il supporto non solo informatico e tattico di Africom.
Africom ha la sede logistica e di comando a Vicenza presso la Ederle, e ha a disposizione - nella fremente attesa che sia fruibile il Dal Molin - la Pluto di Longare, la Fontega in località Tormeno, Avviano e Camp Derby a Pisa. Poi la base navale di Napoli (vera portaerei nel Mediterraneo) e quella Nato a Taranto, la base di Sigonella e questo tanto per annunciarne alcune. A Vicenza inoltre, c'è anche il Coespu o gendarmeria europea.
Certamente è inaccettabile qualsiasi governo dittatoriale, ma è anche verro che fin tanto che fanno comodo agli Stati Uniti questi sono supportati e poi in un modo o nell'altro sono destituiti. Qui centra poco la democrazia e la difesa dei civili. Sta di fatto che i giochetti del Pentagono, mettono a rischio popolazioni inermi e ora anche l'Italia e Vicenza. Non dimentichiamoci che la Libia è la patria dei mercenari.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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