La Guardia di Finanza del Veneto a tutela della spesa pubblica nazionale e locale
Martedi 7 Agosto 2012 alle 15:37 | 0 commenti
Guardia di Finanza - In questa fase di crisi economica e di contrazione della spesa pubblica e degli enti locali, assume sempre maggiore importanza l'esigenza di garantire e promuovere condotte pubbliche e private ispirate a principi di legalità e di salvaguardia della spesa pubblica. In tale direzione l'azione della Guardia di Finanza è orientata al contrasto a tutte le tipologie di condotte che, depauperando le già ridotte risorse a disposizione dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti Locali, minano alla base i principi di giustizia e di equità sociale, capisaldi dell'intervento pubblico (qui prospetto dei risultati conseguiti nei primi 7 mesi del 2012).
Il quadro delle attività in fase di svolgimento da parte delle Fiamme Gialle del Veneto è ampio e prevede la collaborazione con diversi enti tra cui: INPS, INAIL, Regione del Veneto, Comuni, Università ed A.T.E.R.
Nei primi 7 mesi del 2012 è stata perciò intensa l'attività svolta dalle Fiamme Gialle del Veneto nello specifico settore operativo.
Questi alcuni numeri.
1. PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE.
Quasi 400 controlli nel settore delle prestazioni sociali agevolate (buoni libri, buoni mensa scolastici, alloggi popolari, borse di studio universitarie ecc.), grazie anche alla sottoscrizione di protocolli di intesa con gli Enti interessati (Comuni, ATER, Università ) cui sono stati segnalati circa 100 soggetti non meritevoli della prestazione sociale agevolata perché titolari di redditi molto più elevati di quelli dichiarati.
Altresì sul fronte "casa", oggi più che mai l'azione dei Finanzieri è rivolta al riscontro del possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi da parte dei cittadini che occupino alloggi pubblici. In tale ottica, i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza hanno sottoscritto con le locali ATER "protocolli d'intesa" ad hoc.
Emblematico il caso di Belluno, dove 10 titolari di "case popolari" giravano con un Volkswagen tuareg, o "dimenticavano" di segnalare redditi per oltre 50.000 euro.
Casi analoghi accertati nel tempo anche a Vicenza e a Padova.
2. SPESA SANITARIA.
I buoni rapporti tra Esecutivo Regionale e Fiamme Gialle del Veneto hanno portato, come noto, alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa in materia di "spesa sanitaria" i cui risultati sono stati già diffusi poche settimane fa e comunque si si riepilogano nel prospetto allegato. Basti ricordare che quasi 2.500 sono stati i falsi ticket accertati.
3. TRUFFE AGLI ENTI PREVIDENZIALI.
Nell'ambito delle azioni a tutela della Spesa Pubblica, la Guardia di Finanza del Veneto ha implementato azioni operative con INPS e INAIL.
Anche qui, sono stati accertate truffe agli Enti previdenziali per quasi 1,5 milioni di euro.
Fra quelli più eclatanti il caso della "finta cieca" del Lido, oppure quello di veneziani, trevigiani e padovani, che seppur ormai da anni definitivamente emigrati all'estero, continuavano però a percepire l'assegno sociale in Italia, recando un danno all'Erario per centinaia di migliaia di euro.
Cuore pulsante delle numerose risorse messe in campo dalla Guardia di Finanza è la "Sala Situazioni, Analisi Investigative e progetti Operativi" del Comando Regionale Veneto, ufficio di analisi agli ordini del Generale di Divisione Walter Cretella Lombardo, che riesce a sviluppare una "potenza di calcolo" tale da riuscire a passare al vaglio migliaia di posizioni in un breve lasso di tempo e permette ai Reparti territoriali del Corpo di avere informazioni tanto precise e puntuali da poter quasi chirurgicamente colpire i "furbetti" e di soddisfare il desiderio di legalità e le aspettative di tanta povera gente e comunque dei tanti cittadini onesti.
VICENZA, GUARDIA DI FINANZA
CONTROLLI A TAPPETO
PER CONTRASTARE L'EVASIONE FISCALE E IL LAVORO SOMMERSO
CONTROLLATI ANCHE ALCUNI BENEFICIARI DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE
Nel corso di un vasto "Piano Coordinato di Controllo Economico del territorio", che ha interessato diverse aree della città di Vicenza e della provincia, numerose pattuglie di finanzieri in divisa e in abiti civili hanno dato attuazione ad una serie di attività operative volte al controllo della corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali e al contrasto del lavoro nero e irregolare.
L'attenzione delle Fiamme Gialle beriche si è rivolta agli esercizi commerciali, ristoranti, bar, pizzerie e mercati di tutta la provincia.
180 gli interventi complessivamente eseguiti finalizzati al controllo della corretta emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali; 80 le irregolarità riscontrate.
Il risultato conseguito è frutto di una attenta analisi preliminare dei soggetti controllati, effettuata anche grazie alle segnalazioni pervenute al numero di Pubblica Utilità "117" che, negli ultimi mesi, sono aumentate in modo considerevole.
Nel corso di un controllo presso il mercato della città , i finanzieri, mentre provvedevano alla verbalizzazione di un ambulante, hanno contestualmente constatato la mancata emissione dello scontrino da parte di un altro ambulante situato in prossimità del primo; verbalizzato anche il titolare di una pizzeria per la mancata emissione di due scontrini nei confronti di due clienti usciti dal locale quasi contemporaneamente.
Nell'ambito di un approfondito intervento, effettuato nei confronti di un commerciante di origine cinese, è stata altresì rilevata la mancata emissione di 71 scontrini fiscali in relazione ad altrettante ricevute di pagamento elettronico acquisite nel corso di un controllo, riferite ad un incasso - in "nero" - di Euro 1.500, circa relativo ai primi 15 giorni del mese di febbraio.
La Guardia di Finanza ha effettuato anche mirate attività ispettive nel settore dei contratti di lavoro. Sono stati eseguiti 14 controlli ad aziende operanti nel settore della ristorazione e del commercio, rilevando 24 lavoratori in nero/irregolari.
A seguito di tale attività è stata, inoltre, intrapresa:
• una verifica fiscale, nei confronti di una impresa che utilizzava manodopera di origine cinese, dalla quale è emerso l'impiego di ulteriori n. 6 lavoratori "in nero" di cui 3 privi di permesso di soggiorno, che ha consentito di rilevare anche l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa € 150.000;
• un controllo fiscale relativo all'avvio di una "nuova partita IVA", da cui è emerso l'impiego di n. 1 lavoratore "in nero".
Sono state sviluppate anche diverse segnalazioni giunte dai Comuni a seguito dei protocolli d'intesa stipulati con il Comando Provinciale nel settore delle prestazioni sociali agevolate. A tal proposito, 6 i controlli eseguiti di cui 3 con esito positivo; 3 le persone denunciate all'A.G. per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
E' interessante evidenziare che, in due dei tre controlli con esito positivo, i beneficiari delle prestazioni sociali agevolate (tra l'altro, trattasi di due fratelli) risultano essere proprietari di rilevanti patrimoni mobiliari (quote di fondi di investimento, titoli azionari ed obbligazionari ed altri strumenti finanziari). In particolare, in un caso, a fronte di un patrimonio mobiliare di € 5.000 dichiarato, i finanzieri hanno potuto accertare un valore effettivo di € 216.500; nell'altro caso, a fronte di un patrimonio mobiliare € 1.000 dichiarato, si è accertato un valore effettivo di € 204.000. Nei casi descritti, la dichiarazione ISEE è stata presentata al fine di ottenere un contributo per l'acquisto di testi scolastici (c.d. "buono libro").
L'attività di contrasto degli illeciti fiscali - e non solo - che si innesta nell'ordinaria azione di controllo economico del territorio, esercitata quotidianamente dalle fiamme gialle beriche, mira a consolidare il rispetto delle regole sulla leale concorrenza tra operatori economici, a presidio della sicurezza dei cittadini e a protezione dell'economia legale.
I controlli nel settore delle prestazioni sociali agevolate mirano, invece, ad individuare coloro che, attestando falsamente condizioni economiche disagiate, acquisiscono illecitamente il diritto a percepire benefici economici o prestazioni agevolate, a danno dei cittadini effettivamente bisognosi.
Nelle prossime settimane analoghi interventi verranno eseguiti in ulteriori aree della citta' e della provincia.
Guardia di Finanza
COMANDO PROVINCIALE VICENZA
Comunicato stampa
EVASIONE: ATER DI VICENZA E GDF FIRMANO PROTOCOLLO D'INTESA
Una sinergia per verificare la posizione reddituale dei beneficiari di alloggi sociali
Vicenza, 18 apr - L'Ater di Vicenza e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per l'attivazione di procedure di controllo sulle posizioni reddituali e patrimoniali dei beneficiari di alloggi sociali. In base al protocollo sottoscritto dal presidente dell'Ater di Vicenza, Valentino Scomazzon, e dal Comandante Livio De Luca, l'Ater fornirà alla Guardia di Finanza i nominativi sui quali sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni autocertificate o della documentazione presentata, con indicazioni delle motivazioni che giustificano la segnalazione. L'obiettivo è assicurare che a godere dei benefici derivanti dall'edilizia sociale siano coloro che ne hanno effettivo diritto e bisogno e fare in modo che gli assegnatari, che già godono di una posizione di privilegio rispetto a quanti sono ancora in attesa nelle graduatorie, paghino il giusto canone secondo le proprie possibilità economiche. I controlli verranno pertanto effettuati su indicazioni dell'Ater di Vicenza, sulla base delle quali il Comando della Guardia di Finanza si attiverà effettuando i competenti controlli.
Questa sinergia permetterà all'Ater, tenuto conto che i canoni di locazione sono rapportati al reddito come previsto dalle normative regionali, di recuperare eventuali somme evase sulla base di dichiarazioni reddituali e patrimoniali non veritiere. L'azione della Guardia di Finanza si inserisce nelle attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in danno dei bilanci dello Stato, delle Regioni e degli Enti. L'iniziativa di monitoraggio e controllo intende garantire pertanto la tutela delle entrate erariali, avendo come obiettivo quello di misurare la reale capacità contributiva dei soggetti destinatari e salvaguarda gli interessi finanziari degli enti su cui grava l'erogazione dei benefici economici.
La firma del protocollo si inserisce nel quadro di numerose iniziative di contrasto al fenomeno dell'evasione fiscale messe in campo dalla Guardia di Finanza anche nella provincia di Vicenza. L'Ater dal canto suo ha sempre perseguito un'autonoma attività di verifica delle posizioni reddituali, in osservanza a una concreta applicazione del principio di equità sociale.
« L'individuazione dei "falsi poveri" che richiedono agevolazioni senza averne titolo e che, così facendo, sottraggono importanti risorse a coloro che sono davvero in difficoltà economiche, è una delle priorità fondamentali dell'attività della Guardia di Finanza. La sottoscrizione del protocollo d'intesa con l'Ater agevolerà questa missione istituzionale del Corpo, realizzando anche l'obiettivo di tutelare le persone oneste che rispettano le regole - è il commento del Comandante Livio De Luca »
«Sul tema dell'evasione fiscale - ha spiegato Valentino Scomazzon, presidente dell'Ater di Vicenza - non bisogna abbassare la guardia. In passato abbiamo sempre effettuato dei controlli che ci hanno permesso di recuperare somme significative. Ora con l'aiuto della Guardia di Finanza, intensificheremo le verifiche a tutela dell'ente e degli aventi diritto».
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