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La ghettizzazione del trasporto pubblico come metodo di distruzione di massa

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 12 Febbraio 2012 alle 23:45 | 0 commenti

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Giordano Lain, Movimento 5 Stelle Vicenza  -  Invio articolo dal nostro blog a firma di Riccardo Melchiorre

In questi giorni dalla cucina di casa mia vengo colto dal riverbero dei classici frastuoni derivanti da "lavori in corso". Musica per le mie orecchie, visto che provengono dalla ultimazione della opera pubblica dinnanzi al cavalcavia di Via Quadri che, grazie ad una nuova grande rotatoria, permetterà una viabilità molto più scorrevole rispetto al passato per quanto riguarda via Quadri appunto, via Ragazzi del 99 eccetera.

Bene dunque, visto che i fattori che consentono di alzare la qualità della vita in un paese, secondo la comunis opinio delle ricerche internazionali comparate, sono azioni quali il fluidificare la circolazione delle automobili, vero? Certo perchè riducendo soste e rallentamenti si ridurranno conseguentemente i livelli di inquinamento acustico e quello provocato dalle polveri sottili. poco conta se per fare ciò siano necessitanti atti quali "il rosicchiare" spazio da un asilo . Ottimo quindi anche il progetto di spendere una bella somma di danaro per espropriare dalle Banche (Popolare di Vicenza) palazzi da abbattere, al fine di costruire nuove corsie da riservare ai mezzi pubblici in via XX settembre IV novembre, Legione Antonini eccetera, di modo che gli stessi non intralcino il trasporto privato. Infatti è palese a tutti come, servano nuove corsie, per permettere ad autobus e corriere di servire i cittadini di serie B, da considerarsi tali per non potersi spostare utilizzando le proprie auto. Cosa accadrebbe infatti se le strade pubbliche fossero concepite in primis per il trasporto pubblico? Follie! Molto più ragionevole: prima ridurre il servizio di trasporto pubblico per mancanza di risorse, poi costruire nuove corsie per il servizio stesso, aspettando fiduciosi il giorno in cui questo arrivi a raggiungere livelli da paese veramente moderno. Sicuramente con questa mentalità e lungimiranza Vicenza e tutta la pianura padana si libererà da quella cappa di smog che attanaglia la salute di noi tutti. D'altronde è con questo genere di mentalità che Vicenza ha ottenuto il decimo posto di categoria per numero di abitanti, secondo l'indagine di Pragma market research company, in tema di performance ambientali in Italia. Cosa conta poi se oltrepassando i confini nazionali con una semplice occhiata in rete, possiamo capire che in realtà stiamo vivendo in una delle aree più inquinate d'Europa tanto da violare i limiti posti dalla stessa per moltissimi giorni l'anno (vedi blocchi del traffico)... non saremo mica nell'era della globalizzazione vero?
Al di la dell'ironia sinora ostentata per concludere ci tengo a precisare che io sono stato un utilizzatore dei mezzi pubblici per tanto tempo e per quanto riguarda il trasporto su gomma ho oggettivamente accertato come negli anni questo sia divenuto sempre meno efficacie ed accessibile . In particolare per quanto riguarda le corriere, ricordo che dinnanzi al sovraffollamento di quelle utilizzate dai ragazzi di scuola (e Prof sfigati) le corse giornaliere programmate per l'anno scolastico 2011 2012 dall'autorità competente, ipotizzavano un taglio di circa il 15% rispetto all'anno precedente. Allora per non comprimere ancora di più gli studenti, si è pensato di eliminare corse in fasce orarie pomeridiane. Certo! Perchè le persone normali di pomeriggio non si spostano, vero? Se poi uno studente non riesce a utilizzare la corsa per il suo paese entro le 13.30circa, perchè invitato a scendere dall'autista dopo che lo stesso abbia verificato il superamento del carico consentito, che problemi ci sono se la corsa successiva sarà ore dopo? Inoltre il fatto che il sottoscritto oggi non necessiti più delle corse della F.T.V. per il cambiamento del posto di lavoro e che la locazione di quest'ultimo mi spinga verso il trasporto pubblico urbano, ha risolto il mio problema? No perchè la realtà che mi sono trovato ad affrontare relazionandomi con la A.I.M. mi ha convinto a desistere fino al punto di non fare neppure l'abbonamento. Questo sia certo per l'impossibilità di accedere alle fermate utili a causa della mia disabilità, sia però anche per l'esiguità del servizio. Servizio che diviene poi ancor più esiguo quando la" stagione degli studenti" ha termine e alcune linee per questo vengono soppresse (esempio linea 3). Così facendo di necessità virtù, oggi la mia ancora di salvezza è diventata la camminata, che per circa un'ora e mezza fra andata e ritorno, mi impegna quotidianamente. Se però questo da un lato mi inorgoglisce per la conseguente riduzione del mio peso sull'ambiente, dall'altro mi preoccupa per il futuro perchè non dispongo della certezza sulla salute necessaria per questo genere di tragitti che, per un cieco, qualche avversità in più del normale la presenta .
Cosa ci occorre allora per cambiare lo status quo ed ottenere una viabilità sostenibile? Forse l'ennesimo imprecare contro le scelte politiche della pubblica amministrazione locale? Non credo perchè queste, se pur criticabili, sono probabilmente specchio di ciò che la cittadinanza è divenuta, visto che il trasporto pubblico di fatto è poco utilizzato dai vicentini. Serve allora un cambio di mentalità che parta dalla base, dal popolo, da noi cittadini che dobbiamo capire come, vivere in un ambiente salubre non sia solo un astratto diritto costituzionale, bensì una concreta necessità per prolungare ed alzare veramente la qualità della vita . Siamo oggi allora in grado di capire che chi usa i mezzi pubblici è una persona intelligente e non uno sfigato? Cioè Il Vicentino o meglio l'italiano medio è adesso in grado di intelligere la realtà che lo circonda tanto da rinunciare a certi agi, per far del bene a se ed ai propri figli? Temo che questo momento non sia ancora giunto ed allora arrivo a pensare a soluzioni alternative. Pensieri che fanno intravedere soluzioni quali ad esempio un rincaro dei carburanti di un ulteriore 100%, che ci obblighino ad utilizzare l'auto solo se necessaria . Si questa potrebbe divenire una soluzione perchè forse aveva ragione mio nonno che spesso mio padre mi cita recitando la formula ... "Ricordati che a certe persone è più facile metterlo in quel posto che in testa!"... siamo forse appartenenti alla categoria?
Riccardo Melchiorre


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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