Cgil calabrese sul caso Marlane richiama alla responsabilità sociale il gruppo Marzotto
Domenica 11 Marzo 2012 alle 21:10 | 1 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella, Segretario Provinciale PdCI FdS e pubblichiamo con la nostra adesione al messaggio della Cgil calabrese.
Ho appena spedito a tutte le forze politiche e sindacali vicentine questo messaggio:
A nome mio personale e del PdCI di Vicenza desidero ringraziare la Cgil calabrese per la dichiarazione riportata in seguito. G iorgio Langella (qui il video di un servizio della tv locale).
Caso Marlane: il rischio morale e il richiamo alla responsabilità sociale del gruppo Marzotto
In data 8 marzo presso la Camera del Lavoro di Praia a Mare, il Segretario generale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno Angelo Sposato ha incontrato assieme ai dirigenti della CGIL dell'Alto Tirreno Cosentino una delegazione di lavoratori della Ex fabbrica Marlane.
Questo primo incontro che è stato proficuo e significativo, è servito per discutere con alcune rappresentanze dei lavoratori dell'avvenuta costituzione di parte civile della CGIL a tutti i livelli dell'organizzazione compresa quella territoriale nel processo in corso presso il tribunale di Paola.
A questo proposito la CGIL territoriale e la Filctem Territoriale auspicano che la Procura della repubblica di Paola ponga in essere ogni iniziativa utile a velocizzare l'iter processuale al fine di evitare il rischio concreto della prescrizione a partire dalla prossima udienza.
I lavoratori deceduti, le loro famiglie e i cittadini hanno il diritto di avere giustizia sui fatti accaduti all'interno di quello stabilimento e di conoscere la verità su quello che è avvenuto nel sito industriale e nel territorio.
E' opportuno da subito promuovere una serie di inziative per una valutazione di tutti i danni collaterali che quella esperienza industriale ha prodotto nel nostro territorio per richiamare la responsabilità sociale del gruppo Marzotto, per rilanciare immediatamente una campagna per la bonifica del sito e del territorio e per una nuova politica di investimenti sostenibili.
Il territorio non è alla ricerca di una compensazione sociale a prescindere ma è opportuno che coloro che hanno attivato nel passato politiche industriali con uno spinto rischio morale oggi paghino le loro responsabilità e diano conto ai lavoratori, ai familiari delle vittime decedute e all'intero territorio.
Queste considerazioni sono state assunte in data odierna dal Comitato direttivo della Filctem Cgil territoriale attraverso un'ordine del giorno approvato all'unanimità che impegna la categoria e la CGIL territoriale ad un rilancio della vertenza sul manifatturiero nell'area del Tirreno Cosentino.
Castrovillari lì 9 marzo 2012
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