Quotidiano |

La Centrale del latte di Vicenza festeggia 85 anni con la bottiglia anni '50

Di Edoardo Pepe Venerdi 7 Novembre 2014 alle 15:14 | 0 commenti

ArticleImage

La Centrale del latte di Vicenza a partire da questa settimana propone il latte fresco di Alta Qualità in un nuovo formato, che poi riprende nello stile la distribuzione del latte come avveniva negli anni ’50. La bottiglia in vetro, che poche aziende in Italia offrono ai propri consumatori, è un’iniziativa per celebrare l’85° anniversario della storica azienda vicentina.

I dettagli sul nuovo imballaggio e sulla storia della Centrale del latte:

La bottiglia è stata prodotta da O-I (Owens-Illinois), azienda leader nell’ideazione, progettazione e realizzazione di imballaggi in vetro, da sempre garante dei massimi standard di innovazione e sostenibilità.

«Per festeggiare quest’importante compleanno abbiamo scelto di far giungere nelle case di tutti i nostri clienti una confezione che evoca lo stile del passato guardando comunque all’innovazione sostenibile del futuro - sottolinea Alberto Bizzotto, amministratore delegato dell’azienda. - I contenitori in vetro, infatti, possono essere riutilizzati nella loro forma originaria più di qualsiasi altro materiale di imballaggio, riducendo così in modo consistente il consumo di materie prime e il dispendio di risorse naturali ed ambientali».

È il Comune di Vicenza nel 1929 a volere la nascita della Centrale del latte di Vicenza per offrire ai cittadini latte fresco igienicamente garantito, distribuito capillarmente ed equo nel prezzo. Oggi l’azienda festeggia 85 anni di vita con questa importante novità: il latte fresco di Alta Qualità in una bottiglia di vetro speciale. Si tratta infatti di una confezione che nel 1998 ha ricevuto l’Oscar dell’Imballaggio, il concorso organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con la Scuola di Design del Politecnico di Milano.

Un design elegante e semplice caratterizza il nuovo packaging, arricchito soltanto da un’etichetta informativa posta a sigillo del tappo. La bottiglia ha un sistema di chiusura a vite “salva freschezza” (detto “Twist Off”), che garantisce qualità e praticità di consumo permettendo di conservare il latte al meglio anche dopo l’apertura. La resistenza alle alte temperature, la trasparenza, la robustezza e il non assorbimento di sapori e odori, fanno del contenitore in vetro uno dei prodotti più sicuri dal punto di vista igienico-sanitario.

«Nel 2014 diverse aziende produttrici di latte hanno scelto il vetro per celebrare importanti ricorrenze e hanno così riportato la tradizione sugli scaffali» - ha dichiarato Angelo Breviari, O-I Country Group Executive Italia e Ungheria. «Il vetro è il materiale ideale per custodire il latte, per conservarlo e farne apprezzare la sua genuinità. Preserva la salubrità e le sostanze nutritive in esso contenute, è un composto riciclabile al 100% e può essere riutilizzato all’infinito. Sempre più consumatori dichiarano di preferire packaging in vetro per gli alimenti e la produzione e, nell’ultimo anno, ha infatti registrato un trend in crescita».

Il latte fresco di Alta Qualità in bottiglia di vetro della Centrale del latte di Vicenza è in commercio da questa settimana. La shelf life del prodotto è di 7 giorni dalla data di produzione.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network