Opinioni | Categorie: Politica

La carità

Di Giuliano Corà Martedi 29 Giugno 2010 alle 18:47 | 0 commenti

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Benissimo ha scritto Fulvio Rebesani, sul GdV di ieri, che il parco al Dal Molin sono "i trenta denari" che l'amministrazione vicentina ha intascato in cambio del silenzio/assenso alla base americana. Ché di questo si tratta: a meno che non vogliamo spendere la parola ‘lotta' per indicare la penosa manfrina che ha portato alla situazione attuale. Se fosse stato meno educato avrebbe potuto chiamarla con un altro nome, un'elemosina, la carità gettata con condiscendenza (La Carità di Guido Reni, nella foto http://davidkano.splinder.com/) - e nascondendo lo sghignazzo sotto i baffi - nel cappello del suddito da parte del signore americano, che ancora una volta decide del nostro destino.

Dato e non concesso, poi, che avessero una qualche giustificazione le basi costruite nel dopoguerra e nella guerra fredda, baluardi contro un improbabile attacco dell'orso sovietico, la Dal Molin - tra parentesi: una delle più grandi basi americane fuori dal territorio statunitense - si presenta senza travestimenti per quel che è: uno dei principali centri da cui gli USA, poliziotti del mondo, faranno partire le loro operazioni di repressione contro "i poveri del mondo", quando a qualcuno salterà in mente di alzare la testa.

Fulvio RebesaniE bisogna far presto: c'è il litio afgano che aspetta (altro che la cazzata della democrazia da esportare). Così, ognuno ha svelato ancora una volta la sua natura. Da Variati non ci aspettavamo certo che facesse le barricate in Corso Palladio: non è il tipo, lo sapevamo fin dall'inizio. Ma un po' più di dignità, e di rabbia, questo sì. E che almeno lui e i suoi consiglieri ci avessero risparmiato di presentare questa come una vittoria. Barack "The Bluff" Obama, da parte sua, ha dimostrato di non essere "finalmente un nero alla Presidenza", e tutte quelle belle balle lì, con cui ci hanno nauseato fin'ora. Barack Obama è, né più né meno, il Presidente degli Stati Uniti d'America, con tutti gli annessi e i connessi: e quanto al colore della pelle, per me potrebbe essere anche giallo a pois blu, e non cambierebbe niente. Per quel che mi riguarda, al parco non ci porterò nemmeno il cane a fare la pipì.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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