L'invasione dei droni: senza assicurazione e patente non sarà più possibile
Mercoledi 30 Aprile 2014 alle 15:00 | 0 commenti
Per mesi hanno sorvolato le città senza che fossero assicurati e senza che i "piloti" a terra che li guidavano avessero frequentato corsi di addestramento certificati da un patentino. Dalla mezzanotte del 30 aprile, informano le agenzie, le autorità nazionali competenti si sono accorte col solito ritardo del fenomeno per cui dovranno rimanere a terra i droni, i “ragni†tecnologici volanti utilizzati anche a Vicenza per servizi fotografici e riprese video degli scorci più belli del centro storico berico.
O più recentemente, in maniera comunque molto più giustificata e giustificabile vista l'emergenza bomba e i poteri del Commissario Variati, per supportare dall’alto la sorveglianza della città da parte delle forze dell’ordine come accaduto durante le operazioni del bomba day.
Sono entrate in vigore, infatti, le nuove regole previste dall'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, l’ENAC, per pilotare i droni, già utlizzati dalla Amazon pr spostare merci tra gli scaffali e preventivati come i prossimi "consegnatari" di pizze e pacchi a domicilio. Con quale confusione e rischi, per la sicurezza fisica oltre che per la privacy, ora è più chiaro.
Il boom di questi robot volanti, utilizzati anche per il monitoraggio ambientale, il telerilevamento di aree urbane e agricole e la consegna dei farmaci ad anziani e disabili, interessa una galassia di 300-400 piccole e medie aziende italiane.
Un business non indifferente per il quale la sicurezza sopra la testa dei cittadini poteva aspettare.
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