Quotidiano | Categorie: Politica

Indipendenza Veneta sul referendum: l'Europa è tartaruga, ma la Regione è lumaca

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 19 Febbraio 2013 alle 15:21 | 0 commenti

ArticleImage

Indipendenza Veneta - L'azione politica di Indipendenza Veneta non passa per Roma, perché non serve assolutamente a niente. La via per l'indipendenza del Veneto passa per Venezia (perché sede del consiglio regionale, organo istituzionale riconosciuto come rappresentante del popolo veneto), e casomai per Bruxelles (dato che di fatto l'Unione Europea rappresenta la comunità internazionale in ambito europeo).

Bruxelles serve per dare la certezza ai nostri consiglieri regionali che devono dare il via alla consultazione referendaria, ma allo stesso tempo l'Unione Europea non può interferire imponendo qualcosa dall'alto se manca la volontà di una maggioranza dei veneti. Per questo il 7 gennaio abbiamo presentato 30 mila firme a Bruxelles in sostegno di una petizione al Parlamento Europeo perché tuteli il diritto all'autodeterminazione dei veneti, come stabilito dai trattati internazionali.

Ieri è arrivata la prima risposta dalla tartaruga europea, un mese e mezzo dalla presentazione della petizione. La nostra richiesta di ottenere un monitoraggio internazionale al referendum per l'indipendenza del Veneto è stata protocollata. Ora, come descritto nella lettera qui allegata, la richiesta deve passare per una Commissione e poi, se ritenuta pertinente, verrà discussa in Parlamento Europeo. L'iter è simile a quello della legge referendaria che abbiamo presentato sabato in Regione Veneto: protocollo, commissione, voto in aula. Mentre la tartaruga europea ha già fatto il primo passo di protocollo, la lumaca della Regione Veneto deve ancora fare questo passo. La tartaruga europea è partita con 6 settimane di anticipo, ma è fondamentale che ci sia uno sprint dalla lumaca veneta nel protocollare e avallare in commissione la legge referendaria. Questo perché? Il tergiversare del Consiglio Regionale potrebbe bloccare la petizione in Europa. Il Parlamento Europeo deve tutelare con monitoraggio internazionale il referendum sull'indipendenza del Veneto, ma se questo benedetto referendum non è ancora discusso in Regione, l'Unione Europea può bocciare la nostra petizione perché si basa su un referendum che ancora non c'è.

Per questo è gravissimo se il Consiglio Regionale incomincia a perdere tempo. Indipendenza Veneta non vuole fare le cose in maniera frettolosa, ma non vuole nemmeno perdere inutilmente tempo. Il treno per l'indipendenza sta passando per l'Europa e Scozia e Catalogna hanno già comprato il biglietto. Il Veneto ha tutte le carte in regola per essere della partita, e non possiamo permettere che un'occasione storica e forse irripetibile venga sciupata perché i nostri rappresentanti istituzionali seduti in Regione Veneto si sono dimenticati di programmare la sveglia. C'è solo una maniera per far suonare forte e chiara questa sveglia. Il 24 e 25 febbraio votiamo in massa per Indipendenza Veneta, è una dichiarazione di indipendenza che deve non solo far scuotere Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio Regionale, ma deve essere sentito a Bruxelles e in tutto il mondo. Indipendenza Veneta è l'unica realtà politica che anziché protestare, brontolare e fare promesse post elettorali, ha agito da subito conquistando risultati dirompenti.
Il Veneto è tuo, e questa domenica 24 febbraio è ora di dichiararlo.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network