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Italia, Paese disastrato: casi concomitanti ma anche grande incuria. Finchè siamo in tempo occupiamoci della Vicenza cementificata

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 22 Gennaio 2017 alle 21:13 | 0 commenti

In questo raccolta, da TgPiù documento, di una serie di video Ansa, di cui VicenzaPiu.tv ha i diritti, mostriamo una sequenza di servizi di oggi, dall'intervento inziale del prof. Cianciotta dell'università di Teramo per il quale c'è molto da fare su formazione e informazione, alle immagini e alle informazioni sui rischi valanghe che possono colpire anche delle dighe, dalla situazione tragica in cui ancora il Soccorso Alpino e i volontari sono a caccia  di superstiti dopo la terribile valanga che si è abbattuta sull'hotel di Rigopiano, che pure aveva chiesto aiuto, fino alle operazioni che continuamente si svolgono ad Amatrice e dintorni per alleviare gli effetti di un terremoto che non cessa di tormentare con le sue scosse quotidiane quel territorio.

Ci sono tanti casi concomitanti a rendere tragica la situazione in queste parti dell'Italia, ma una costante la si può riscontarre ovunque: l'incuria del territorio e la prevenzione degli effetti di una natura che, se non può essere imbrigliata contro il suo volere, di certo vede lo scatenarsi della sua furia, più evidente per gli effetti che ha rispetto alle sue bellezze trascurate, agevolata dall'uomo che inquina e cementifica.

E Vicenza in questo ambito è tra i leader assoluti come dimostra anche la vicenda Unesco.

come

Interveniamo subito e per quello che riusciremo a fare in tempo prima di piangere drammi più devastanti di quelli che abbiamo subito in occasione dell'alluvione premonitrice dello sconquasso prossimo futuro che dobbiamo ai nostri politici, da Enrico Hüllweck ad Achille Variati, proni da decenni ai voleri degli interessi, quelli che, dopo aver distrutto una Banca  e i suoi 118.000 soci, ora si apprestano a completare l'opera non cessando l'aggressione al territorio con fumi e cementi. 

Leggi tutti gli articoli su: Achille Variati, Unesco, Enrico Hüllweck, TgPiù

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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