Ipab San Camillo, Lega Nord: situazione era chiara fin dall’aprile 2014
Martedi 6 Ottobre 2015 alle 15:03 | 0 commenti
Lega Nord Vicenza
“Quanto verificatosi al San Camillo non ci colpisce affatto. Questa situazione era chiara fin dall’aprile del 2014 quando come Lega Nord avevamo chiesto che la Commissione sociale del Comune si riunisse in fuori sede per valutare sul campo le condizioni delle strutture gestite da IPAB Vicenzaâ€.
Ad affermarlo sono Sabrina Bastianello e Matteo Celebron, rispettivamente Consigliere comunale e segretario della Lega Nord di Vicenza. I due esponenti del carroccio intervengono successivamente alla diffusione del video shock che vede lo stato di degrado nel quale è abbandonata la struttura IPAB gestita dalla Cooperativa Bramasole.Â
“Nel ben mezzo del dibattito politico che interessava le nomine del nuovo CdA IPAB – affermano Celebron e Bastianello – avevamo chiesto, su segnalazioni che ci arrivavano da figli di pazienti in degenza al San Camillo, che la Commissione sociale si riunisse in fuori sede per valutare attentamente la qualità del servizio offerto nelle strutture IPAB della Città . Che fine ha fatto quella richiesta? E chi oggi si dice sorpreso come mai non ha dato peso alla nostra istanza?â€
“Senza entrare nel merito di chi sia o meno la responsabilità politica di tutto questo – continuano i due esponenti del carroccio – ricordiamo che IPAB ha un Consiglio di Amministrazione nominato interamente dal Comune di Vicenza che oltre ad essere l’organo di indirizzo politico-amministrativo, ha anche la competenza su programmazione ma soprattutto sul controllo e vigilanza sulla gestione dell’Enteâ€.
“Se quanto diffuso dai media troverà riscontro, non resterà che commissariare l’Ente, nell’interesse dei pazienti dei famigliari e di tutta la comunità vicentina. Chiediamo anche – concludono Celebron e Bastianello – che ai sensi dell’art. 59 del Regolamento del Consiglio comunale di Vicenza, venga istituita una commissione di indagine sull’operato dell’Ente e della varie cooperative che operano all’interno degli istituti cittadiniâ€.
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