Ipab, Rolando: no alla strategia della Regione di privatizzare l'assistenza agli anziani
Martedi 27 Ottobre 2015 alle 20:25 | 2 commenti
"Tutto quello che sta accadendo lo conferma, la Regione ha in mente un disegno strategico per la privatizzazione dell'assistenza sociale agli anziani. Questa è la mia opinione, ma è fondata sui fatti". È dura la presa di posizione di Giovanni Rolando, ex presidente dell'Ipab vicentina, dopo aver letto sulla stampa locale che il numero degli ospiti anziani della struttura San Camillo nel mese di ottobre è calato considerevolmente. Tutto quello che sta accadendo in questi mesi, compreso lo scandalo dei vermi al San Camillo, fa parte di un disegno ben preciso,che si basa su una chiara strategia politica, secondo Rolando.
"La Regione negli ultimi 6 anni non ha provveduto a rinnovare i contributi per la quota di rilievo sanitaria. In pratica, se prima il 50% del costo di soggiorno era coperto dalla Regione e il 50% dall'ospite, o dai familiari, ora la percentuale è aumentata fino al 61-62% a carico delle famiglie contro il 38-39% della Regione".
Anche il continuo posticipo di una decisione sulla riforma del sistema delle Ipab è sospetto: "Il Veneto è l'unica regione a livello nazionale a non aver ancora provveduto alla riforma. Sono stati presentati dei progetti di legge, ma nessuno di questi è mai arrivato in Consiglio per l'approvazione".
Un ritardo, secondo l'ex presidente, dovuto ad una volontà politica. Con il risultato che, se l'assistenza pubblica in Veneto soffre anche nel settore degli anziani, chi avrà bisogno sarà costretto a rivolgersi a strutture private. Tutto questo va di pari passo con il progressivo invecchiamento della popolazione, cosa che prefigura un futuro "tutto da verificare".
"Sono stati ridotti anche i contributi per il sostegno all'accompagnamento. Con rette che arrivano a 1600-1900 euro al mese per un ospite, e con i redditi dei pensionati che non arrivano a 1.000 euro al mese, la situazione è insostenibile", aggiunge Rolando.
Il caso della cooperativa Bramasole è solo l'ultimo di una serie di eventi che possono avere la stessa lettura: "Sono state molte le Ipab commissariate, a volte con argomentazioni speciose. E' stato il commissario Zantedeschi, che veniva a Vicenza due volte la settimana da S. Pietro in Cairano, ad affidare la gestione del San Camillo alla Bramasole con un bando che prevedeva comuqnue il massimo ribasso nei costi. Il fatto che potessero nascere problemi era già scritto in partenza, al di là del caso eclatante dei vermi".
Ma ora quali passi bisogna fare per riportare la situazione alla normalità ? "Prioritario è l'adeguamento delle strutture. Sia il Trento che la struttura di Monte Crocetta hanno i posti occupati al 100%, se si fossero adeguate le strutture ora l'offerta sarebbe migliore. E poi bisogna andare avanti con la riforma delle Ipab, privilegiando i livelli di assistenza per i nostri anziani".
Prima di tutto credo si dovrebbe parlare di equità fra le generazioni. E' troppo facile consumare e poi lasciare il conto da pagare agli altri!
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