Intitolare via a Vicenza a estremista di destra: Poletto e Diamanti, non ci credo! Scherziamo?
Domenica 1 Maggio 2011 alle 22:05 | 0 commenti
Giuliano Ezzelini Storti, Prc, FdS - E' appena finita la polemica, o forse non ancora, sul nome da cambiare al Museo del Risorgimento e della Resistenza a Vicenza proposto da alcuni fascisti del Pdl con il benestare della Donazzan che, in un clima "bipartisan", su alcuni giornali scopriamo che il Presidente del Consiglio Comunale Poletto e il Consigliere Diamanti propongono di intitolare vie del capoluogo a estremisti di destra morti negli scontri degli anni passati. Non ci credo, stiamo scherzando ?
Ci eravamo convinti che, con le parole in piazza espresse dal Sindaco Variati giuste e che condividiamo, si fosse placata la voglia di ognuno di fomentare polemiche e invelenire il clima con provocazioni, ma probabilmente ci sbagliavamo!
Credo che non sia questo il clima da alimentare, perché nell'intenzione, in apparenza conciliatoria, si accarezza il revisionismo storico che ha dato forza alla rinascita dei movimenti fascisti e post-fascisti.
Se dovessimo intitolare vie a Vicenza, veramente intrise di libertà e valori conciliatori, dovremmo intitolarle a personaggi che nel tempo hanno contribuito a liberare l'Italia dal Nazifascismo e hanno, anche prima della Resistenza dato lustro al nostro paese: Togliatti, Gramsci, Berlinguer Enrico, Matteotti e tanti altri.
Se poi volessimo intitolare a veri liberatori e veri martiri, che hanno tentato o liberato veramente dei popoli, perché non intitolare una via vicentina a Che Guavara?
Buon primo Maggio!
Giuliano Ezzelini Storti, Coordinatore Provinciale di Vicenza Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra
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