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Internazionalizzazione, Berlato: bene, ma non siano i lavoratori italiani a pagare il costo

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 11:32 | 0 commenti

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Sergio Berlato - Pdl - Ppe:  Giovedì la città di Vicenza ospiterà un incontro pubblico promosso da Confindustria Vicenza dal titolo "Serbia e Repubblica Srpska: dove internazionalizzarsi costa poco e promette molto". "Incoraggiare valorizzando la rete commerciale tra l'Italia e la Serbia è un'operazione che rientra in un consolidato e storico rapporto tra le due nazioni, bene fa quindi la Regione Veneto a proseguire su questa strada" dichiara l'on. Sergio Berlato, Coordinatore del Popolo della Libertà della Provincia di Vicenza,

che prosegue però manifestando "una certa preoccupazione per quanto riguarda il tema del convegno, alla luce anche della decisione della Omsa di proprietà della Golden Lady Company di chiudere lo stabilimento faentino per trasferire la produzione in Serbia lasciando a casa 350 lavoratrici."

"L'Omsa è solo l'ultima delle aziende italiane che in Serbia hanno trovato la loro Colorado - spiega - Berlato - lì i lavoratori costano poco più di 200 euro al mese, tra l'altro ammortizzati nei primi anni dal contributo statale del governo Serbo. Nel frattempo - prosegue il parlamentare europeo - i costi sociali dei licenziamenti ricadono interamente sui contribuenti italiani.".
"Francamente- conclude Berlato - pensare di difendere il "Made in Italy" facendo l'apologia delle delocalizzazioni industriali, è un esercizio di retorica che mi risulta difficile difendere, soprattutto perché siamo nel mezzo di una crisi economica dai costi sociali molto alti, e poi perché è evidente a tutti che le delocalizzazioni non tutelano gli interessi nazionali e nel contempo svalutano lo stesso marchio "made in Italy".



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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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