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Inquinamento e smog, Bergamin: tema delicato per il sindacato Cgil

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Dicembre 2015 alle 17:12 | 0 commenti

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Riceviamo da Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil di Vicenza e provincia, e pubblichiamo

L’aria terribile che respiriamo in questi giorni, da sola, si è incaricata di rendere evidenti le motivazioni della 21° Conferenza sul clima di Parigi e le risoluzioni prese. Ma sbaglieremmo se chiedessimo sempre e solo agli altri di provvedere. Il nostro è uno dei territori più inquinati d’Italia: troppo cemento, troppe auto, troppi camion sulle nostre strade, industrializzazione selvaggia, riscaldamenti fuori misura…

Quindi dipende anche da noi e dalle nostre Istituzioni (nazionali e locali) decidere se il modello che abbiamo fin qui praticato è utile o pericoloso. E se è ancora riproducibile.

Secondo noi è pericoloso ed è ora di cambiare: meno trasporto su gomma e più trasporto pubblico e su rotaia, ovvero, più autobus a minor impatto ambientale, metropolitana di superficie, ferrovia, cemento zero… Quindi alcune grandi opere che si hanno in mente (Valdastico nord, Valsugana, raddoppio tangenziali, stazioni nuove per la Tav) andrebbero drasticamente riviste e selezionate.
E’ anche una questione di risorse: temiamo convogliare ingentissime risorse sulle infrastrutture materiali, indebolisca altri canali di investimento di cui abbiamo urgente bisogno.
Le grandi opere necessarie sono la cura del dissesto idrogeologico, la messa a norma del patrimonio pubblico, il restauro, la cura del sistema idrico integrato…solo per stare sui temi ambientali.
Tutti i fatti di questi giorni ci dicono che lì dobbiamo andare!
Questo è un tema particolarmente delicato per il sindacato perché ha a che vedere, spesso, con il lavoro. Quando si parla di polveri sottili, di pfas, di cromo-esavalente, di amianto.., si additano le aziende colpevoli (e molte volte lo sono) e i sistemi di produzione e qualcuno dice via! chiudiamo tutto.
Noi non possimo e non vogliamo mettere in contraddizione salute e lavoro e dobbiamo impegnarci  perché:
-        chi ha inquinato e inquina, paghi e bonifichi, senza eccezioni;
-        le Istituzioni preposte (Arpav, Spisal, Enti locali…) controllino e intervengano;
-        chi lavora all’interno abbia salute e sicurezza allo stesso modo della cittadinanza: spetta  al sindacato vigilare e contrattare. Spetta ai cittadini chiedere informazioni e metodi di partecipazione democratica.

Questo deve essere il grande impegno, insieme allo stimolo forte a chi di dovere, affinchè quanto scritto nel documento finale di Parigi passi dall’enunciazione e il volontarismo a fatti concreti, verificabili e censurabili.
Quel documento è importante e traccia un percorso, ma non contiene il livello di ambizione e di urgenza che la drammaticità della situazione richiede. Quello della giustizia climatica deve rientrare tra i principali diritti dell’uomo poiché ne va della sua sopravvivenza. Questi diritti sono contenuti nel preambolo del documento di Parigi (e non era nemmeno scontato) ma devono diventare più prescrittivi e non negoziabili.

Cgil e Ces (confederazione europea dei sindacati) chiederanno al Governo e ai datori di lavoro di aprire un confronto serrato su de-carbonizzazione, enegia pulita e posti di lavoro, perché il Documento non resti lettera morta e per affrontare, anche per questa via, le diseguaglianze planetarie che stanno mortificando i popoli.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, inquinamento, Marina Bergamin, Smog

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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