Quotidiano |

Inquinamento, Pettenò: la Regione intervenga nei confronti della Miteni di Trissino

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Luglio 2013 alle 14:22 | 0 commenti

ArticleImage

Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale della Federazione della Sinistra Veneta - Con un’interrogazione Pettenò, chiede alla Giunta di intervenire per porre fine all’inquinamento di alcuni corsi d’acqua nel vicentino causato dagli scarichi della società Miteni S.p.A.. “Il Giornale di Vicenza” di sabato 20 luglio u.s. – scrive l’esponente di FSV – ha pubblicato un articolo sul caso dell’inquinamento di alcuni corsi d’acqua del Vicentino dalla sostanza chimica PFOA (perfluorati alchilici).

Nell’articolo si cita la relazione che l’Arpav di Vicenza ha spedito al Ministero dell’Ambiente sul caso, nella quale viene evidenziato che la fonte dell’inquinamento, ovvero gli scarichi della ditta Miteni S.p.A. di Trissino, hanno concentrazioni rilevanti dell’inquinante PFOA”. La relazione dell’Arpav, precisa Pettenò, rileva inoltre che “la presenza pluridecennale di questa tipologia di produzione fa presagire una contaminazione storica, visto che il sito produttivo seppur dotato di sistemi di abbattimento ha valori allo scarico elevati”. Nell’interrogazione Pettenò precisa che, pur in carenza di limiti ammissibili per tale inquinante, vari enti di ricerca, sia nazionali che internazionali, consigliano azioni di mitigazione del rischio, perchè le sostanze perfluoro-alchiliche nel tempo si accumulano nel sangue e nel fegato delle persone. Da qui l’interrogazione che chiede alla Giunta “quali sono le azioni che la Regione intende intraprendere in via precauzionale nei confronti della società Miteni S.p.A., affinché la fonte dell’inquinamento venga eliminata e si proceda alla bonifica in base al principio dettato dalle norme europee secondo cui chi inquina paga; se risulti alla Regione che il comune di Trissino, nell’ambito di un programma di riassetto urbanistico dell’area dove è sita la Miteni (centro commerciale nel Piano Koris), voglia togliere o diminuire i vincoli di inedificabilità in prossimità dell’industria chimica, censita tra gli stabilimenti a rischio nell’ambito della “direttiva Seveso”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network