Infortuni sul lavoro, riduzione nel 2013 ma in aumento nei trasporti e agricoltura
Mercoledi 24 Luglio 2013 alle 11:31 | 0 commenti
Dott. Celestino Piz, Direttore SPISAL Vicenza - Allo SPISAL di Vicenza, grazie alla collaborazione dell’INAIL e del Pronto Soccorso giungono sistematicamente i dati degli infortuni che si verificano nel territorio dell’ULSS n. 6. Questo permette il controllo immediato e il monitoraggio nel tempo di quanto accade con conseguenti ricadute sui piani di intervento preventivo ed ispettivo.
I dati del primo semestre consentono di stimare, con buona approssimazione, quel che sarà poi l’andamento annuale: per il 2013, i dati dei primi sei mesi fanno prevedere, rispetto al 2012, una riduzione di circa 500 infortuni (18%).
La suddivisione per comparti produttivi mostra una riduzione generalizzata e consistente anche se i trasporti e l’agricoltura sono in lieve controtendenza e fanno ipotizzare un incremento rispettivamente del 7% e 5%. Le riduzioni maggiori si stanno verificando nei seguenti comparti:
Industrie manifatturiere in genere (- 38%)
Edilizia (- 33%)
Acciaieria/Chimica/Precompressi (- 33%)
Commercio (- 22%)
Servizi (- 14%) (nonostante questa riduzione, si mantiene per il secondo anno consecutivo al primo posto per numero assoluto di infortuni)
CHE GIUDIZIO POSSIAMO ESPRIMERE?
Uno sguardo ai dati del passato mostra che oggi gli infortuni sul lavoro sono un terzo di quelli che accadevano nel 1996 (primo anno con dati completi dopo l’istituzione dell’ULSS n. 6) e molti comparti produttivi hanno registrato flessioni ancor più consistenti. In termini assoluti significa che ogni anno 4.000 lavoratori non hanno bisogno delle prestazioni né del Pronto Soccorso né di altre strutture sanitarie di cura e di riabilitazione. Questo, oltre ad evitare tutte le conseguenze negative per i singoli lavoratori coinvolti in infortuni, è un bene consistente per tutti. Le aziende infatti riducono i costi diretti (assenze dal lavoro, fermo produzione, rottura macchine e impianti, aumento dei premi assicurativi…) e indiretti (conflittualità , tempi di indagine, ecc.) mentre la società , oltre a raggiungere una conquista civile come la sicurezza sul lavoro, non deve sopportare i costi legati agli infortuni, in particolare a quelli più gravi.
Lo SPISAL è stato allertato dal SUEM un minor numero di volte e questo, oltre ad essere un segnale della riduzione degli infortuni gravi, permette di contenere il numero di indagini per dedicare tempo ad altre attività di prevenzione.
Al di là di alcune variazioni annuali, la tendenza alla riduzione è stabile nel tempo e quindi non legata a fattori casuali e contingenti ma all’impegno costante della maggioranza delle aziende e all’organizzazione della prevenzione che si sono date in questi anni.
Il fatto che a partire dal 2009 (con l’eccezione del 2010) il calo sia stato molto marcato merita un discorso analitico:
una parte è certamente legata alla crisi e al minor numero di ore lavorate
la riduzione degli infortuni è comunque più marcata di quella produttiva e quindi, al contenimento del fenomeno, ha contribuito il miglioramento della sicurezza in azienda. Questo è confermato dai tassi ricavabili dai dati INAIL. I tassi mettono in rapporto il numero di eventi con il numero di lavoratori assicurati nell’anno e sono pertanto indipendenti dalla contrazione occupazionale determinata dalla crisi economica. Il confronto tra i tassi del 2006 e quelli del 2011 (ultimo anno per cui è disponibile il numero di occupati) mostra che nel 2011 si sono infortunati 21 lavoratori ogni 1.000 occupati contro i 27 del 2006 (vedi tabella che segue)
Ulss | Indicatore | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 |
ULSS 06 | ADDETTI | 114.426 | 113.034 | 122.372 | 113.998 | 111.203 | 113.455 |
TASSO GREZZO | 27.2 | 26.9 | 24.8 | 22.8 | 23.3 | 21.3 | |
DURATA MEDIA (GG) | 28 | 27 | 30 | 29 | 28 | 28 |
IL PROGRAMMA 2013 DELLE ATTIVITA’ SPISAL
ATTIVITÀ DI ASSISTENZA
Tra queste, avrà la precedenza l’attività di assistenza alle Aziende per fornire indicazioni per l’uso corretto delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi. Tali procedure, approvate dalla Commissione Consultiva Permanente e definite dal Decreto Interministeriale del 30.11.2012, sono destinate alle Aziende fino a 10 addetti che, fino al 31.5.2013, potevano effettuare l’Autocertificazione. Riteniamo che si tratti di un passaggio cruciale dopo il quale tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, dovranno dimostrare di aver individuato i rischi e le soluzioni per eliminarli o per tenerli sotto controllo.
Le istruzioni per compilare il Documento di Valutazione dei Rischi secondo le procedure standardizzate e le singole schede di approfondimento sono scaricabili dal nostro sito aziendale alla pagina: http://www.ulssvicenza.it/nodo.php/2286
In questa attività di assistenza, oltre ad affrontare gli aspetti specifici di ciascun comparto produttivo, vanno sollecitate le aziende a prestare particolare attenzione ai luoghi di lavoro e di passaggio. Infatti, da alcuni anni, un parte rilevante degli infortuni, più che a macchine e impianti fuori norma, è dovuta a scivolamenti o inciampi con successiva caduta a terra che avvengono mentre le persone si spostano all’interno dei luoghi di lavoro. Un documento utile allo scopo è reperibile sul nostro sito: http://www.ulssvicenza.it/allegati/336-MANUTENZIONE3.pdf .
INTERVENTI DI COMPARTO O PER RISCHIO LAVORATIVO
Mentre si sta concludendo l’intervento nel comparto delle autofficine, inizieranno i sopralluoghi in comparti nuovi come quello della panificazione e della lavorazione delle carni. Per il primo è già stato inviato a tutte le aziende del settore il manuale della prevenzione seguito da un incontro tecnico informativo svoltosi il 17 luglio scorso con i datori di lavoro di tali imprese. In merito al secondo è in preparazione – dopo alcuni sopralluoghi conoscitivi - il manuale di comparto. Secondo le indicazioni regionali si sta continuando l’intervento in agricoltura (le ditte sono soggette alle norme di sicurezza anche se non hanno addetti) e rimarrà costante l’attenzione per i cantieri edili. Oltre agli interventi di comparto, la vigilanza nel triennio 2013 - 2015 sarà orientata verso altre attività con evidenza di eventi dannosi o in cui sono presenti rischi particolari:
cicli produttivi con presenza di sostanze cancerogene – mutagene;
cicli produttivi con presenza di rischio chimico.
Per questi due rischi stiamo ultimando l’elaborazione delle risposte ai questionari inviati alle aziende per poi procedere ai sopralluoghi di verifica. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle aziende che utilizzano cianuri in quanto sono cambiate le competenze in merito all’autorizzazione alla detenzione e all’impiego.
aziende con possibili rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi e da movimenti ripetitivi con sovraccarico degli arti superiori, in quanto le patologie derivanti dalle lavorazioni in cui sono presenti questi rischi costituiscono oggi oltre il 60% delle malattie professionali segnalate;
la normativa su stupefacenti e alcool nel mondo del lavoro;
aziende con infortuni gravi e malattie professionali, alle quali chiederemo di implementare il Sistema di Gestione delle Salute e Sicurezza (SGSL). Per contenere il numero di infortuni e mantenere i risultati positivi serve infatti l’impegno ad integrare la produzione con la sicurezza attivando tale sistema.
Lo SPISAL resta a disposizione per eventuali problematiche di sicurezza da risolvere prima dei nostri sopralluoghi. Nel nostro sito www.ulssvicenza.it, oltre ai documenti citati sono presenti le risposte ai quesiti che ci vengono posti (quando possono rivestire un interesse generale) e le liste di controllo e verifica (check list) utili per alcune attività produttive.
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