GdF indaga su Giovanni Villa e Loretta Simoni per il concorso al Chiericati vinto da Chiara Signorini, il dubbio: chi doveva controllare?
Sabato 14 Luglio 2018 alle 02:14 | 0 commenti
La stampa quotidiana (qui il Corriere del Veneto del 13 luglio con un'anteprima di VicenzaPiu.com del 12, ndr) ci inforna che il Comune di Vicenza, e più specificatamente alcuni uffici e alcune persone, sono indagati per presunti reati, ad iniziare dalla ipotesi di abuso d'ufficio e da quella di rivelazione di segreto d'ufficio. L'indagine è rivolta verso il prof. Giovanni Carlo Federico Villa, definito sul GdV come ex direttore dei Musei visto che recentemente si sarebbe dimesso da quello che viene definito un incarico "onorario" anche se questa mi sembra essere un'imprecisione.
Infatti e al più Villa potrebbe essere indicato come "direttore onorario" della Pinacoteca di Palazzo Chiericati, un titolo che in realtà dice molto poco, ma non certo quale direttore del sistema museale civico di Vicenza. Ma questa è una mia opinione. In altre circostanze Villa ha agito da consulente e da esperto e qui, viste le sue credenziali, non vi è nulla da dire e tanto meno da obiettare. Poi la indagine coinvolge Loretta Simoni, che ha ricoperto le funzioni di dirigente comunale dell'ufficio cultura. Scrive il Giornale di Vicenza "Il sospetto è che gli indagati abbiano favorito, nel concorso pubblico, quella che poi l'ha vinto, Chiara Signorini. Alla quale sarebbero state spifferate le domande il giorno prima dell'esame orale.". Da vecchio insegnante non mi sembra, ma anche questa è una mia personale opinione, che non si possa essere certi che le cose stiano così solo per via delle circostanze, che starà a chi di dovere accertare nella loro sostanza giuridica. Il tutto, comunque, è iniziato nel luglio del 2016 (delibera della Giunta) e si è concluso pressappoco un anno dopo con la designazione della vincitrice la ricercatrice Chiara Signorini. Questo, in sintesi, il fatto.
Ma ogni avvenimento di questo genere ha una prassi che coinvolge, direttamente e indirettamente, più soggetti. In questo caso, ad esempio, esiste una commissione giudicante le candidature avanzate. La Commissione nel caso specifico era formata dalla Simoni, presidente, da Villa e da Cinzia Milan in qualità di esperti. Naturalmente vi era anche una segretaria, Anna Maria Carta, senza diritto di voto. Questo per quanto comporta la fase operativa direttamente riguardante il concorso, ma prima di tutto questo vi è un qualcuno, la Giunta probabilmente su richiesta dell'assessore competente, che chiede sia redatto il bando e questo è un atto che compete, in linea di massima, all'ufficio o del Direttore Generale o del Segretario Generale oppure al dirigente responsabile dell'Ufficio Personale, che da qualche anno viene più modernamente chiamato "settore delle risorse umane", esattamente come accade nel Comune di Vicenza. Successivamente il bando va approvato dall'organo amministrativo. Dalla qual cosa si deduce che a occuparsi della faccenda vi sono, a vari livelli, non pochi soggetti. Espressa l'esigenza di giungere a indire un concorso e definitene le linee, la parte politico/amministrativa ha, quasi, esaurito il suo compito. Rimangono, quindi in gioco gli altri soggetti. Evidentemente la Commissione giudicante, uno o più concorrenti, e chi ha steso il bando. Nel caso specifico, visto che la medesima persona indice il concorso, fissa i requisiti necessari per partecipare al concorso, determina i criteri di valutazione, nomina la commissione, nomina il vincitore o la vincitrice, sicuramente in tutto questo con l'ausilio di qualche collaboratore, mi chiedo se abbia a non abbia anche il compito di vigilare sul corretto svolgimento del concorso.
Per esempio una curiosità , una delle tante, marginale se vogliamo, la si trova in una dichiarazione, riportata da Vvox del 2 dicembre 2017, in cui il prof. Villa dice che Chiara Signorini era già fuori quando lui è entrato nel cda della Fondazione Roi alla fine di ottobre 2016. Premesso che, salvo un refuso Villa è entrato nel cda della Roi a luglio 2015 (come documentato più e più volte da VicenzaPiu.com e come riporta nel suo "Roi. La fondazione Demolita") fuori da che cosa fosse Signorini non lo si comprende bene, visto che secondo anche chi indaga lei operava, senza soluzione di continuità , in assessorato alla Crescita - Ufficio Musei Civici, con tanto di stanza propria, almeno fino a poco tempo prima della promulgazione del concorso. Il tutto con una borsa di studio fornita proprio dalla Fondazione Roi, si legge per qualche anno. Quindi anche nel periodo in cui il prof. Villa era il "referente scientifico del Settore Musei Civici" come appare della determina n. 564 e come dichiara un testo postato sul sito del Comune di Vicenza in data 21 luglio 2015, dove si può leggere che "Il professor Giovanni Carlo Federico Villa assumerà la direzione scientifica della Pinacoteca di palazzo Chiericati, come stabilito dalla convenzione stipulata tra il Comune di Vicenza e la Fondazione Roi che ha a cuore la valorizzazione dei musei e delle opere d'arte della città . A presentare l'accordo c'erano oggi a palazzo Chiericati il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e il presidente della Fondazione Giuseppe Roi, Gianni Zonin." Anche di questo (a iniziare da qui, ndr) e del contemporaneo, discutibil e discusso ingresso nel Cda della Roi VicenzaPiu.com ha dato ampio riscontro. Ma il punto non è solo questo. Sta anche nella definizione, a priori, di chi ha la responsabilità del controllo del corretto svolgimento di un concorso.
Molti concorsi, di varia natura, sono oggetto di valutazioni diverse e spesso accade che la Magistratura debba occuparsene utilizzando le Forze dell'Ordine. Non è certo, per gli interessati, una cosa piacevole, ma innanzi al dubbio è bene che venga analizzata la vicenda da soggetti al di fuori e al di sopra dei protagonisti, diretti e indiretti, del fatto. Per la tranquillità di tutti coloro che abbiano agito in buona fede e soprattutto per rispetto della verità .
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