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Incontro giovedì di Rivoluzione Civile su "Giustizia e sovraffollamento delle carceri"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Febbraio 2013 alle 23:57 | 0 commenti

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Alessandro Pesavento e Silvano Sgreva, Idv per Rivoluzione Civile, , Idv   -  Il Parlamento che andremo ad eleggere e il prossimo Governo dovranno anche affrontare con responsabilità e coraggio il problema della Giustizia e del sovraffollamente delle carceri italiane. Il Presidente della Repubblica ha di recente ricordato che la situazione delle carceri italiane costituisce un grave lato oscuro del nostro Stato, inaccettabile per un Paese civile.

In questa campagna elettorale che si trascina stancamente, tra appelli al voto utile e alla desistenza e promesse mirabolanti di meno tasse per tutti, Italia dei Valori della provincia di Vicenza partecipa pertanto alla campagna elettorale organizzando un incontro col dott. Giovanni Palombarini, candidato alla Camera dei Deputati per la lista "Rivoluzione Civile Ingroia", per parlare della Giustizia con particolare riferimento al ruolo del carcere nell'attuale assetto socio-economico.
Il dott. Palombarini, per anni Giudice Istruttore presso il Tribunale di Padova, ha svolto gli importanti incarichi di Procuratore Generale della Corte di Cassazione e di membro del CSM.
All'incontro interverranno anche Marisa Velardita, coordinatrice provinciale IDV di Verona e candidata al Senato, e l'avv. Tommaso Rossi, coordinatore provinciale IDV e consigliere provinciale di Rovigo, candidato alla Camera.   

 

Incontro del 14 febbraio a Vicenza 

Il 14 febbraio alle ore 20.30 presso i Chiostri di S.Corona a Vicenza è organizzato l'incontro sul tema "Giustizia e sovraffollamento della carceri" con la partecipazione di Giovanni Palombarini, candidato alla Camera per la lista "Rivoluzione Civile - Ingroia" . Interverranno anche Marisa Velardita (IdV), candidata al Senato e Tommaso Rossi (IdV), candidato alla Camera.

 

Biografia di Giovanni Palombarini

 

Giovanni Palombarini (Gorizia, 19 febbraio 1936) è un ex magistrato italiano.

Nel corso di 45 anni di attività professionale ha ricoperto incarichi in diverse sedi giudiziarie, trattando importanti processi. Autore di diversi saggi sulla giustizia e sulla tutela dei diritti, è da sempre impegnato per la difesa della democrazia.

Biografia  

Dopo avere frequentato il liceo classico a Civitavecchia, ha studiato giurisprudenza a Torino e Bologna, dove si è laureato nel febbraio 1959 in diritto del lavoro. Entrato in magistratura il 1º agosto 1963. E' stato pretore civile a Milano, Mestre e Padova. Nel 1972 si è trasferito al Tribunale di Padova come giudice civile e del lavoro fino al 1975. In tale anno ha assunto le funzioni di giudice istruttore penale, dirigendo il relativo ufficio fino al 1990. In quegli anni l'Ufficio istruzione ha gestito molti processi di consistente rilevanza. Fra questi, il processo alle Brigate rosse per l'omicidio di due militanti del Movimento Sociale Italiano nella sede di via Zabarella (1974); il "processo 7 aprile", promosso nei confronti di numerosi esponenti di associazioni del movimento "Autonomia operaia" (1979); e il "processo ai Nocs", per fatti di tortura ai danni di brigatisti arrestati dopo il sequestro del generale americano Dozier. È rimasto nell'Ufficio istruzione fino all'elezione al Consiglio superiore della magistratura nel luglio 1990. Nel CSM ha curato l'elaborazione di progetti di legge. Nello stesso periodo è stato protagonista di svariate polemiche in difesa del Consiglio Superiore della Magistratura, in particolare con il Presidente della Repubblica del tempo, Francesco Cossiga.

Nell'autunno del 1994 ha assunto le funzioni di sostituto presso la Procura Generale della Repubblica della Corte di Cassazione. Dopo essere stato nominato Avvocato generale nel 2003, ha assunto nell'ottobre del 2007 la carica di Procuratore generale aggiunto.

Nel corso degli anni, oltre ad intervenire su numerosi quotidiani (fra gli altri, Repubblica, il Manifesto, l'Unità e i diciotto giornali locali di Finegil Ed.) ha pubblicato diversi saggi su alcune riviste (Questione Giustizia, MicroMega, Diritto immigrazione cittadinanza, Il Ponte, Belfagor), affrontando le grandi tematiche della giustizia, dal processo penale al carcere, dall’immigrazione al diritto del lavoro, dalla salute all'ordinamento giudiziario, dalle garanzie dei cittadini all'efficienza del servizio. Ha curato a Padova la pubblicazione dei "Quaderni del Centro di documentazione Mario Barone" (in tema di violenza sessuale, riforma del processo penale, crisi della giustizia civile, riforma dell'ordinamento giudiziario, ruolo del pubblico ministero); e la pubblicazione di tre volumi sulla riforma del diritto penale sostanziale, uno edito da Cedam (Funzione e limiti del diritto penale, 1984), il secondo in collaborazione con Giuseppe Borrè, edito da Angeli (Il sistema sanzionatorio penale e le alternative di tutela, 1998), il terzo, edito da Donzelli nel 2002, in collaborazione con Umberto Curi (Diritto penale minimo). Ha collaborato alla redazione del commentario al codice penale diretto da Crespi, Stella e Zuccalà (ed. Cedam), curando la parte concernente i delitti contro la personalità dello Stato (artt. 270-313 c.p.).

Dalla fondazione nel 1964 ha aderito a Magistratura Democratica e ne è stato segretario della sezione triveneta e componente del comitato esecutivo, quindi segretario nazionale (1982-1986) e presidente (1986-1990).

Anche dopo il pensionamento, Palombarini continua nell’impegno con la partecipazione a convegni e dibattiti, e con interventi su quotidiani e riviste.

Nel gennaio 2013 fu proposto da Cambiare si può come capolista alle elezioni politiche per la lista Rivoluzione civile di Antonio Ingroia nella circoscrizione di Padova.[1]

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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