In silenzio
Domenica 22 Luglio 2012 alle 23:56 | 0 commenti
 
				
		
		Da VicenzaPiù n. 238 (con BassanoPiù n. 19) in edicola, in distribuzione e sfogliabile comodamente dagli abbonati 
Il caso deflagrato in casa Uil continua ad agitare i sonni del sindacato mentre dalle sedi regionali, che non prendono posizione, salgono le voci di una situazione molto compromessa proprio nel settore trasporti dell'area berica
Che cosa sta succedendo alla Uil di Vicenza e in particolare alla Uil Trasporti? Come intendono muoversi i vertici regionali del sindacato dopo la pubblicazione delle carte esplosive da parte di VicenzaPiù (numero 237 del 23 giugno, pagina 12 e 13).
Quali sono i motivi che hanno indotto i vertici regionali a  commissariare la Uilt berica? Quali sono gli addebiti mossi al  segretario Mirko Maule?
Il punto principale riguarda l'accusa che  viene mossa a quest'ultimo da Maria Bianchi della Bts trasporti di  Limena nel Padovano. In una lettera pubblicata proprio da VicenzaPiù la  Bianchi accusa formalmente Maule di avere ricevuto una minaccia se son  fosse stata corrisposta una somma di ottocento euro per un accordo  sindacale ottenuto coi dipendenti grazie alla mediazione della Uil.  Quell'accordo, considerato svantaggioso da alcuni lavoratori, è stato  oggetto di uno scambio di accuse reciproche tra i sindacalisti Uil Maule  e Marco Barletta sempre riportato su VicenzaPiù.
Ora al di là degli  accordi sindacali e della posizione della ditta rispetto a questi ultimi  (vedi riquadro a fianco) rimane sul tappeto l'atteggiamento assunto dai  vertici provinciali e regionali della Uil. Chi scrive infatti ha  cercato più volte, ma senza risposte, un riscontro o un commento da  parte del segretario confederale della Uil Veneto Gerardo Colamarco. Lo  stesso è avvenuto per il potentissimo segretario veneto della Uil  Trasporti Daniele Zennaro, nonché per la segretario generale berico  Grazia Chisin. Il contatto era stato cercato anche per potere incontrare  lo stesso Maule affinché fosse possibile pure per lui chiarire la  situazione, ma tutto è stato vano.
Tant'è che le domande rimangono  sul tappeto. I vertici del sindacato erano a conoscenza delle accuse  rivolte a Maule che contengono profili penali gravissimi? Si tratta di  accuse vere o fasulle? E perché di fronte ad una situazione così  devastante per il sindacato non si registra alcuna presa di posizione da  parte della segreteria berica o di quella veneta? È vero che alcuni  uffici della segreteria regionale avrebbero redatto una relazione molto  dura nei confronti delle modalità in cui si è svolto il congresso berico  del 2009?
Ed è vero che qualcuno molto in alto nella Uil veneta si  sarebbe adoperato per far decantare la situazione, anche alla luce di  quanto pubblicato da VicenzaPiù? E ancora quali sono i timori che  spingono Barletta a chiedere l'annullamento di una casella di posta  elettronica della Uil poiché «Maule ha i codici?». In questo caso i  vertici della Uil hanno rilevato condotte improprie sul piano  disciplinare o penale? Sono stati eventualmente informati gli organi  preposti inclusa l'autorità giudiziaria?
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