In Italia non riconosciuta mia unione gay, ma è mito ultrasettantenne che va con minorenne
Mercoledi 19 Gennaio 2011 alle 01:47 | 0 commenti
Riceviamo da Mattia Stella e pubblichiamo ricordando che chiunque può inviarci scritti con opinioni e segnalazioni a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, quelli più vicini alla vita e alle notizie.
Caro Sign. Parolin, Lei ha ragione: con l'ordinanza N°4 del 05/01/11 si palesa quanto sia "inutile appellarsi alla Costituzione" per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali a legislazione invariata.
Tuttavia la realtà potrebbe cambiare nel momento in cui il parlamento decidesse finalmente di legiferare in materia senza pregiudizi, tenendo conto di quanto già discusso durante il governo del "cattolico maturo" Prodi, e di quanto prevede l'Unione Europea, per la quale tutti i cittadini (anche gay) godono degli stessi diritti, e con la risoluzione del 04/09/03 sollecita tutti gli stati membri a riconoscere ed attuare il diritto del matrimonio e dell'adozione di minori da parte di persone omosessuali (punto 77).
La società naturale prevede il matrimonio solo tra uomo e donna, poiché capaci di procreare, quindi non per i gay; ma Le rammento che esistono coppie etero sterili e ciononostante mantengono giustamente tutti i diritti, poiché il matrimonio dovrebbe essere innanzitutto il riconoscimento dell'unione tra 2 persone che si amano.
Io sono un omosessuale cresciuto da genitori etero, educato in scuole cattoliche, ed oggi sono "sposato" (Civil Partnership a Londra), vivo in Italia col mio partner, dove lavoro e pago le tasse quanto Lei. La mia unione qui non é riconosciuta, questo rende tutto assai più difficile, ma non per questo il nostro amore perde dignità rispetto a quello tra Lei e Sua moglie.
Sono certo che se Lei avesse un figlio gay non proverebbe disgusto, e desidererebbe per lui il meglio dalla vita, inclusa la possibilità di amare un'altra persona e di vedere riconosciuti i suoi sentimenti.
La Sua polemica non mi stupisce, poiché siamo in un paese in cui un ultra settantenne può andare a letto con una minorenne senza passare per pedofilo, ma addirittura diviene simbolo di mascolinità ; se poi il soggetto in questione é pure presidente del consiglio e si fa poi da divorziato portatore dei valori cattolici di famiglia allora viene pure accolto in Vaticano a braccia aperte.
Mi dica Sign. Parolin: sono questi i valori su cui si fonda la famiglia di cui Lei tanto parla?
Mattìa Stella
Presidente Aletheia
Associazione GLBT Vicenza
[email protected]
http://www.gruppoaletheia.it
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.