Quotidiano |

Imu agricola nel territorio montano: levata di scudi da Anciveneto, Coldiretti e Regione

Di Edoardo Pepe Venerdi 5 Dicembre 2014 alle 18:37 | 0 commenti

ArticleImage

La ridefinizione dei criteri per l’Imu agricola per quanto riguarda il territorio montano fa alzare una levata di scudi da Anciveneto che ribadisce il proprio no criticandone fermamente l’applicazione fino ai 600 metri di altitudine, Coldiretti Vicenza con il presidente Martino Cerantola “i criteri applicativi vanno con urgenza rivisti” e dall'assessore all’agricoltura della Regione del Veneto, Franco Manzato che attacca Renzi: "come farsi bello con i bonus pagati da nuove tasse imposte agli agricoltori".

Presidente Anciveneto Maria Rosa Pavanello

«E’ sbagliato nel merito tassare i terreni agricoli soltanto in base al parametro altimetrico –attacca la presidente dell’Associazione Maria Rosa Pavanello- Bisognerebbe basarsi, invece, sulle caratteristiche, sulle necessità e sulle criticità dei territori in cui si va intervenire. Per esempio, molti dei comuni toccati dall’estensione dell’imposta sono in zone nelle quali in questo 2014 si sono registrati numerosi danni dovuti al maltempo, in Veneto come nel resto d’Italia». E il decreto che la introduce ha l’effetto di ridurre pesantemente il numero delle municipalità nelle quali valeva l’esenzione per il tributo: circa 2mila in tutta Italia si ritrovano senza l’esenzione totale. L’unica boccata d’ossigeno viene dall’annuncio del Governo di posticiparne i pagamenti (probabilmente a giugno 2015). «Prendo atto di quanto dichiarato dal sottosegretario Pier Paolo Baretta, attendo però di vedere il decreto nei dettagli». 

 

Coldiretti

“L’emanazione di un decreto legge che penalizza ulteriormente chi decide di coltivare i terreni agricoli in area montana, con criteri di determinazione dell’altitudine indubbiamente discutibili, ci preoccupa e ci rattrista”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, commenta l’emanazione del decreto legge 66/2014 sull’Imu agricola. Gli effetti dell’applicazione della nuova disposizione fiscale sono significativi nel Vicentino, tanto che se prima in oltre 44 Comuni vi era l’esenzione totale dell’Imu, per effetto della nuova norma ne rimangono meno della metà. La nuova disposizione prevede che i Comuni vengano divisi in tre fasce, sulla base della loro altitudine misurata al centro del territorio comunale e certificata dall’Istat. Le fasce individuate sono le seguenti:

-          a partire dai 601 metri godono dell’esenzione Imu totale;

-          tra i 281 e 600 metri beneficiano di un’esenzione limitata che riguarda solo quelli posseduti da coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale se condotti dagli stessi ovvero concessi in affitto o comodato a soggetti “professionali”;

-          fino a 280 metri sono imponibili Imu, indipendentemente da chi li possiede.

“Apprendiamo con soddisfazione che il Governo ha annunciato il rinvio del dispositivo. Sarà fondamentale – conclude il presidente Martino Cerantola - differenziare l’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoltori professionali”.

 

Regione Veneto

“Il ‘Bonus Irpef’ tanto ostentato e glorificato da Renzi e dai suoi ministri, aveva copertura finanziaria o è stato distribuito senza che quei soldi fossero davvero disponibili? La domanda è legittima e tutt’altro che maligna, soprattutto alla luce del decreto interministeriale, apparso improvvisamente nei giorni scorsi, con il quale, rimodulando l’esenzione dall’IMU, si tassando i terreni di montagna. Renzi ha fatto presto: i soldi non ci sono? Mi mancano 350 milioni? Li prendo agli agricoltori”. 

E’ questa l’amara considerazione dell’assessore all’agricoltura della Regione del Veneto, Franco Manzato, sul decreto retroattivo che ha provocato un’alzata di scudi sia da parte delle associazioni di categoria, sia sul fronte politico. 

“Non è accettabile un simile comportamento – prosegue Manzato –. A Roma non si rendono conto che chi vive e lavora nelle aree marginali, collinari e montane del Paese, più difficili da gestire e coltivare, svolge una insostituibile azione di presidio dei luoghi e dell’ambiente che andrebbe premiata. E questi, invece, la tassano e la penalizzano!”

“Inoltre il Governo si serve ancora una volta dei Comuni – continua l’assessore –, ormai trasformati in gabellieri, costretti a svolgere il ruolo più infamante di chi riscuote le imposte ma senza poter trattenere nemmeno una minima parte di quelle risorse da reinvestire nei territori da cui sono state prelevate. Perché quei soldi debbono andare a rimpinguare esclusivamente le casse dello Stato”.

“Sembra che il Governo intenda rinviare il tutto a giugno 2015 – conclude Manzato – per capire quali criteri adottare nell’applicare un’imposta che è pure retroattiva a tutto il 2014. Speriamo che nei prossimi mesi i nostri governanti riflettano attentamente su questa situazione, divenuta ormai insopportabile per un settore produttivo che non ha certo bisogno di ulteriori mazzate”.

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network