Quotidiano |

"Imprese e capitali. In Italia, oltre la crisi", il prestigioso confronto di oggi a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 5 Dicembre 2013 alle 18:32 | 0 commenti

ArticleImage

Liberiamo e FareInformazione - Si è svolto oggi, presso il Teatro Comunale di Vicenza, il convegno-dibattito “Imprese e capitali. In Italia, oltre la crisi”, un momento di confronto tra business community ed imprenditori sulle prospettive del capitalismo italiano e sugli strumenti – tradizionali ed alternativi - che le imprese hanno a disposizione per crescere, svilupparsi e “fare sistema”.

Il convegno-dibattito, che ha visto la folta partecipazione degli imprenditori del territorio ha avuto come protagonisti alcuni tra i maggiori pensatori e manager italiani: Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Università di Trento, di AIFI e del Fondo Italiano di Investimento, Alessandro De Nicola, Partner di Orrick e Presidente di The Adam Smith Society, Gianni Mion, Vicepresidente di Edizione Holding e Presidente di Space SpA e Luigi Zingales, Docente di Entrepreneurship & Finance presso University of Chicago Booth School of Business.

Il dibattito ha preso il via dall’analisi del Prof. Cipolletta sulle dinamiche congiunturali che hanno portato al crollo della domanda interna e alla attuale situazione economica, con particolare focus sull’andamento degli investimenti.

Con l’Avv. De Nicola si è poi dibattuto sulle circostanze strutturali e congiunturali che frenano la ripresa positiva del ciclo e si è dato particolare spazio alla correlazione tra il dirigismo ingessante del nostro sistema politico-istituzionale e la cattiva performance della nostra economia. In particolare e’ stato presentato l’”Indice delle liberalizzazioni 2013” pubblicato annualmente dall’Istituto Bruno Leoni che vede il Belpaese in ultimo posto nei ranking internazionali.

Cosi ha commentato De Nicola “se è pur vero che privatizzare senza aprire alla concorrenza il mercato di riferimento è un’operazione i cui effetti sono meno efficienti di quel che si potrebbe, è altrettanto vero che uno dei maggiori ostacoli alla liberalizzazione è la pervicace presenza del Leviatano all’interno dell’economia, in un intreccio fatto di proprietà azionaria, golden share, concessioni, autorizzazioni, regolamentazione minuziosa, influenze politiche e sindacali che spaziano dalla concessione di crediti al salvataggio delle aziende decotte.”
Un’interessante prospettiva aziendale ha caratterizzato l’intervento del Dottor Mion che ha sì rilevato la attuale situazione di credit crunch in cui versa il sistema, ma ha anche sottolineato la cronica sottopatrimonializzazione e scarso rendimento del capitale investito che caratterizza il sistema industriale italiano.

L’appassionante chiusura del Prof. Zingales, i cui testi “Salvare il capitalismo dai capitalisti” e “Manifesto capitalista - Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta” lo hanno reso uno dei 100 pensatori più influenti al mondo secondo la prestigiosa rivista americana Foreign Policy, ha toccato gli interventi di matrice culturale che andranno affrontati perché il capitalismo di relazione si trasformi in capitalismo di mercato cosi da tornare a competere a livello internazionale.

Il dibattito, diretto dal Dottor Smiderle, caporedattore del Giornale di Vicenza, è stato vivacizzato da un continuo botta e risposta tra i relatori che hanno offerto prospettive differenti e animato la discussione finale con il pubblico tra cui spiccavano alcuni tra i maggiori imprenditori locali.

L’appuntamento di oggi è stato organizzato da Liberiamo e FareInformazione con il patrocinio di AIFI - Associazione Italiana del Private Equity e del Venture Capital ed il contributo dello Studio Legale Chiomenti e KPMG.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network