Immigrazione e carceri affollate, le soluzioni
Martedi 3 Gennaio 2012 alle 20:57 | 0 commenti
 
				
		Prc FdS - Esprimiamo la nostra preoccupazione per le recenti affermazioni anche politiche, sulla situazioni delle nostre carceri e su " immigrazione e sicurezza". L'irragionevole equiparazione tra immigrazione e criminalità non solo non corrisponde alla verità , ma conduce alla criminalizzazione degli immigrati, non rispetta i diritti delle persone e deforma la realtà . I dati Istat degli ultimi anni mostrano che gli immigrati regolari, stabilitisi nel nostro Paese non violano le leggi e non commettono reati penali più di quanto lo facciano i cittadini italiani.
Fatta eccezione per gli irregolari che si trovano con il Parchetto  Sicurezza e la Bossi-Fini a commettere il reato di clandestinità.
Se  le carceri italiane sono sovraffollate e con un numero elevato di  immigrati è a causa del reato di immigrazione clandestina che riguarda  circa il 90% delle denunce relative agli immigrati. La gran parte dei  detenuti stranieri sono inoltre, in attesa di giudizio (quindi non  considerabili colpevoli secondo l'art. 27 della Costituzione Italiana).  Accomunare immigrazione e criminalità è dunque ingiusto oltre che  infondato e occulta, sotto la coltre della polemica mediatica, la  questione fondamentale dell'integrazione. Vi sono regioni in cui il  numero dei detenuti e' quasi il doppio di quello consentito: in Emilia  Romagna il tasso di affollamento e' del 193%, mentre in Lombardia,  Sicilia, Veneto e Friuli, si attesta intorno al 160%; anche a Vicenza la  situazione è drammatica. Il nostro carcere "S.Pio X" è fra i carceri  italiani con più alto numero di detenuti e spesso per mancanza di posto,  è chiesto aiuto ad altri carceri anche fuori regione, non facilitando  così i parenti che vogliono far visita ai loro famigliari detenuti  talvolta ingiustamente. Creando situazioni di sofferenza che culminano  spesso, con i suicidi tra detenuti. Se invece di proporre la costruzione  di nuove carceri si attuasse una vera politica di integrazione e una  semplificazione legislativa per regolarizzare la presenza di tanti  lavoratori stranieri, si bloccasse l'istituzione del "permesso di  soggiorno a punti" e la richiesta contenuta nel Pacchetto Sicurezza" di  un versamento dai 80,00 ai 200,00 per componente per il rinnovo del  permesso di soggiorno, gabella che con la nuova finanziaria raddoppia,  si risolverebbe la questione migrazione e del sovraffollamento delle  carceri italiane.
Antonella Zarantonello, resp. Dipartimento Sociale e  Sanità PRC-FdS Vicenza - Irene Rui resp. Dipartimento Politiche  immigratorie PRC-FdS Vicenza
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