Quotidiano | Categorie: Lavoro

Ilva, Langella (Pci Veneto): "finalmente i lavoratori si ribellano"

Di Note ufficiali Venerdi 14 Dicembre 2018 alle 17:16 | 0 commenti

ArticleImage

Finalmente i lavoratori e un sindacato si ribellano – scrive in una nota Giorgio Langella (PCI - fed.reg. del Veneto) - alla protervia e all'arroganza padronale. Lorpadroni, ma è risaputo, raramente si attengono agli accordi sottoscritti, vogliono, pretendono, sempre di più. Se sono, poi, multinazionali straniere l'arroganza raggiunge vette estreme. L'accordo Ilva, ritenuto "buono" e "applaudito" un po' da tutti si rivela per quello che in pochi avevamo previsto ... null'altro che carta straccia. 

L'aver accettato supinamente di cedere una industria strategica a un gruppo privato, invece di attuare la Costituzione ed espropriare l'Ilva si rivela una scelta non solo cattiva ma sostanzialmente sbagliata. I lavoratori e USB scendono in lotta. 
Lo sciopero proclamato nelle giornate del 24 e del 31 dicembre per "i gravi problemi legati alla sicurezza e ai sovraccarichi psico-fisici sui lavoratori" è, poi, molto significativo e estremamente importante anche considerando l'enorme aumento dei morti nei luoghi di lavoro di quest'anno. Da inizio anno, infatti, i morti nei luoghi di lavoro (esclusi quelli in tinere) sono 687, 53 in più rispetto a quelli di tutto il 2017.
Non possiamo che appoggiare la lotta dei lavoratori dell'Ilva e di USB, convintamente e "senza se e senza ma". Ma dobbiamo anche chiedere agli altri sindacati di muoversi e contribuire attivamente alla lotta che inizia con l'azione proclamata ma che non può esaurirsi terminate le 32 ore di sciopero.

 

Ex Ilva, operai annunciano sciopero: contestati criteri assunzioni (lagazzettadelmezzogiorno.it)

Sono i lavoratori aderenti all’Usb (Unione sindacale di base) dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto 
I lavoratori aderenti all’Usb (Unione sindacale di base) dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal Italia (ex Ilva) di Taranto, sciopereranno per 32 ore, dalle 23 del 17 dicembre alle 7 del 19 dicembre, in quanto sostengono che l’azienda non abbia rispettato l’accordo sindacale del 6 settembre scorso, e i criteri stabiliti per assunzioni ed esuberi. Il 18 dicembre, invece, è previsto un presidio davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico (Mise).

Secondo il sindacato di base ci sarebbero state anche «operazioni di taglio ingiustificato del personale, con allontanamento di operai scomodi - e di ciò che diciamo abbiamo le prove - con sovraccarichi di lavoro per coloro che rimangono». «Per noi - attacca il coordinatore provinciale dell’Usb, Francesco Rizzo - è abbastanza chiaro che c'è stata la manina di alcuni capi che, in alcune zone dello stabilimento, hanno fatto un avere propria selezione in base alle proprie simpatie».

L’Unione sindacale di base denuncia inoltre «la sostituzione dei lavoratori Ilva su alcune attività che sono state affidate integralmente a terzi, come pulizia civili, attività di manutenzioni officine, attività afferenti Area 12». «Tutto ciò - osserva Rizzo - è una palese violazione dell’accordo sottoscritto in sede ministeriale. Nonostante sia stata fatta presente tutta questa situazione ad ArcelorMittal, non si è ricevuta alcuna risposta. E’ come se fossero spariti, ma Taranto non è terra di conquista». L’Usb ha proclamato anche uno sciopero nelle giornate del 24 e del 31 dicembre di «tutto il personale Acciaieria (ESE e MAN acciaierie 1 e 2, CCO 1-2-3-4-5, COB, GRF, IRF, MOF e servizi) per i gravi problemi - viene spiegato - legati alla sicurezza e ai sovraccarichi psico-fisici sui lavoratori».

Leggi tutti gli articoli su: Giorgio Langella, Pci, Ilva

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network