Quotidiano | Categorie: Politica

In viaggio un sabato mattina tra i nuovi gazebo

Di Edoardo Andrein Sabato 13 Aprile 2013 alle 16:35 | 0 commenti

ArticleImage

Libertà è partecipazione cantava Giorgio Gaber in una delle sue canzoni più conosciute. Il bello della politica vera, infatti, è proprio la partecipazione, la passione che spinge un cittadino a condividere insieme ad altre persone le proprie idee, sapendo che sarà difficile raggiungere percentuali di voto rilevanti. Sono le piccole liste che soprattutto per le elezioni locali amministrative si presentano fuori dai grandi schieramenti o partiti, perché tutti si definiscono “né di destra né di sinistra” e vogliono liberarsi dalle etichette delle ideologie.

Piccole liste con risorse economiche limitate e che non possono certo permettersi di allestire una sede sfarzosa in qualche locale del centro. Il viaggio di VicenzaPiù  tra le vie del centro cittadino alla ricerca dei gazebo meno conosciuti inizia da corso Palladio, poco dopo aver lasciato una piazza Castello stranamente senza nessun gazebo. Vicino all’edicola campeggia il gazebo di Indipendenza Veneta che come mi conferma uno dei suoi militanti Alberto Bedin “dopo la crisi della Lega Nord, che è vista sempre più come un partito romanocentrico, sta riscuotendo un interesse sempre più crescente anche per le sue iniziative del referendum chiesto all’Unione europea; anche se molte persone sono sfiduciate e dicono che l’indipendenza non ce la lasceranno fare”.  Il viaggio continua in piazza delle Poste dove davanti alla fontana è allestito il gazebo di “32 x Vicenza”, una lista nata il 23 marzo scorso; i tre ragazzi militanti hanno la parlantina facile e si percepisce subito il loro entusiasmo nello spiegare il significato della loro iniziativa: vogliono rappresentare la voce dei giovani vicentini e infatti nello loro liste tutti i candidati hanno meno i 35 anni: “La gente si ferma incuriosita dal simbolo e dal nome” mi spiegano e “hanno voglia di interessarsi alle novità”. Attraversata Piazza di Signori e la nuova sede di centro città di VicenzaPiù in piazza dei Signori, mi imbatto nei “Giovani palladiani” impegnati a raccogliere le firme in sostegno dei due marò: “chiediamo al sindaco che venga esposta uno striscione di solidarietà dal balcone laterale della Sala Bernarda, come è stato già fatto in altre occasioni simili”. La conclusione della mattinata tra i gazebo alternativi ai soliti partiti e schieramenti è in piazza Matteotti dove ci sono gli attivisti del movimento 5 stelle. Ma possono ancora essere considerati un soggetto politico alternativo al sistema? Appena mi fermo i militanti mi chiedono subito se abito a Vicenza e se voglio firmare per la presentazione della lista dei candidati; ma quando capiscono che sono un giornalista, comincia una sorta di diffidenza e ostilità ormai prerogativa tipica del movimento, derivata dal comportamento del loro leader Beppe Grillo. Alle mie domande i militanti grillini rispondono a singhiozzo, ma il loro gazebo comunque rimane visibilmente il più affollato di tutti; alla fine si può capire come il movimento sia chiaramente diviso sull’argomento politico cardine che tiene banco da settimane, fiducia sì o fiducia no: i cittadini sono equamente divisi tra chi chiede loro di prendersi le responsabilità e chi invece è contro qualsiasi tipo di accordo. Mi avvicino al signor Roberto, un uomo sulla cinquantina che li ha votati alle ultime elezioni “solo perché sono qualcosa di nuovo” mi dice dimostrando di essere molto interessato all’argomento: “voglio che ci sia un cambiamento, una speranza per i giovani; adesso vorrei che i 5 stelle facessero valere i voti che hanno preso e non dicessero sempre no a tutti e a tutto; devono capire che hanno preso tutti quei voti solo come forma di protesta; secondo me non stanno gestendo bene la situazione e se si candida Renzi li spazza via tutti”. No, forse i 5 stelle cominciano a non essere più un gazebo novità, ma il centro della politica italiana.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network