Torrione di Piazza Castello, on. Filippo Busin della Lega Nord: ostracismo al privato Coppola per pregiudizio ideologico
Martedi 18 Luglio 2017 alle 21:50 | 1 commenti
Riportiamo le dichiarazioni dell'on. Filippo Busin, della Lega Nord, sul Torrione di Piazza Castello: "Ritengo che la vicenda del Torrione di Piazza Castello sia fondata su un grave pregiudizio ideologico, ostile alla libera iniziativa privata. A tutti quelli che si appellano a principi astratti sostenendo che un "bene storico" deve essere un "bene comune" chiedo: a cosa e a chi serve un "bene" non utilizzato?
Quali sono le proposte dell'amministrazione Variati riguardo la destinazione del Torrione? Nessuna, si tratta da parte di alcuni esponenti della maggioranza, di una presa di posizione ideologica.
Si rivendica l'immobile senza sapere cosa farne, un contenitore senza contenuto, ovviamente a carico dei contribuenti, i cattivi affari si fanno sempre con i soldi degli altri. Se non fosse così il Comune avrebbe semplicemente partecipato all'asta.
Il privato che ha acquistato l'immobile invece ha le idee molto chiare, un progetto che arricchisce l'offerta culturale della città e ha le risorse per realizzarlo.
Il progetto è che il Torrione diventi una galleria d'arte in cui esporre la collezione privata Coppola, senza nulla chiedere alla pubblica amministrazione, anzi, "regalando" l'immobile al patrimonio comunale dopo un periodo di 30 anni di usufrutto nel corso del quale la Fondazione si occuperà di finanziare e gestire le attività , pagare i costi di gestione e tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria.
In pratica da una pare c'è un privato che dice "organizzo e pago tutto io" e ha le capacità per far sì che sia un successo; dall'altra ci sono esponenti dell'attuale amministrazione cittadina che dicono "no deve essere di tutti a prescindere", senza però specificare che in questo modo 350.000 euro di soldi dei contribuenti saranno destinati all'acquisto di questo immobile che diventerà "bene comune" ma molto probabilmente rimarrà chiuso perché non ci sono ne soldi ne idee per dargli una precisa destinazione.
Il tutto sembra inverosimile, a Vicenza è arrivato un "mecenate" e la Città , invece di dirgli semplicemente 'grazie, la città ti è riconoscente', apre un'inutile, anzi dannosa, e tardiva discussione sul nulla."
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