Il Sole 24 Ore: In Veneto imprese familiari dinamiche
Lunedi 19 Dicembre 2016 alle 09:28 | 0 commenti
La percentuale è altissima, ma riferita a quest’area del Paese non stupisce. Delle 22.440 aziende con fatturato superiore a un milione di euro con sede legale in Veneto, l’81,3%, ovvero 16.110, sono a controllo familiare. La quasi totalità di queste imprese (l’80%) si trova tra le province più industrializzate della regione: Vicenza, Treviso, Padova e Verona. Le aziende familiari sono più attive nell’industria manifatturiera, in particolare nei settori della meccanica e metallurgia e nel sistema moda. Negli anni della crisi, dal 2007 al 2015, queste aziende sono cresciute di più rispetto a quelle non familiari in termini di ricavi da vendita e redditività operativa ed è ottimo il rapporto Pnf/Ebitda, ovvero la capacità di ripianare l’indebitamento.
La predominanza in Veneto di aziende familiari, fotografate da una ricerca di Aidaf-Ey (l’associazione italiana delle imprese familiari) assieme all’Università Bocconi in collaborazione con Unioncamere del Veneto, e il fatto che esse presentino performance economico-finanziarie superiori alla media, fa capire quanto importante sia studiare questa tipologia di imprese. E a tal scopo è stato messo a punto un nuovissimo sistema di calcolo, il progetto Mepa (Model elaboration for promotion and analysis of italian family business), che, attraverso un algoritmo, riesce a scandagliare in breve tempo le caratteristiche delle imprese, individuando quelle a conduzione familiare. Il modello matematico e i risultati della ricerca sono stati presentati a Venezia nel corso di un incontro a cui hanno partecipato anche numerosi imprenditori. «Ciò che abbiamo creato - spiega Serafino Pitingaro, responsabile del Centro Studi di Unioncamere Veneto - è un criterio informatizzato che, lavorando sugli archivi del Registro Imprese, velocizza le operazioni di individuazione attraverso una serie di parametri definiti e permette di estendere le ricerche a un ampio campione di imprese». Il modello Mepa può essere applicato a tutte le regioni del Paese e anche alle realtà produttive europee. La lettura dei dati aiuta a impostare le strategie di sviluppo future. Perché, se è vero che le aziende familiari mostrano una maggiore solidità strutturale e patrimoniale - oltre un terzo ha disponibilità liquide superiori ai debiti, il costo degli oneri finanziari si è ridotto, raggiungendo nel 2015 il livello più basso (1,4% del fatturato) -, restano tuttavia delle forti criticità . Anzitutto, il nodo del passaggio generazionale, che può essere in alcuni casi deleterio. In altri, invece, risolutivo, nella misura in cui determina l’ingresso in azienda di manager esterni che affianchino la famiglia. «Quello del passaggio generazionale è il problema numero uno - afferma Alessandro Favaretto Rubelli, quarta generazione della famiglia che ha fondato la Rubelli, una delle più prestigiose aziende italiane di tessuti (e in azienda ci sono già i suoi figli e i nipoti) -. L’importante è avere una mentalità aperta: capire che a un certo punto si può chiedere aiuto a un fondo oppure ipotizzare l’ingresso di manager esterni, pur mantenendo il controllo familiare».
Di Katy Mandurino, da Il Sole 24 Ore
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