Il sindacato degli inquilini di Vicenza cambia: Marchi succede a Rebesani
Domenica 23 Marzo 2014 alle 11:12 | 0 commenti
SUNIA Vicenza - Mauro Marchi (foto), 57 anni, collaboratore scolastico, è il nuovo segretario generale del Sunia di Vicenza, il Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari. È stato eletto all'unanimità stamani, al termine del congresso provinciale di categoria, svoltosi in sala Lampertico in città , alla presenza di 20 delegati.
Marchi, che da un paio d'anni segue la questione sfratti al Sunia e d'ora in avanti si occuperà in particolar modo della zona di Arzignano, succede a Fulvio Rebesani, che da oggi farà parte della segreteria accanto a Paola Grendene. Quest'ultima sarà la referente per gli sportelli di Vicenza e Schio, mentre l'ex numero uno la affiancherà a Vicenza e Bassano del Grappa e curerà le relazioni esterne.
“La situazione, nel campo delle locazioni, è pesanteâ€, ha affermato il segretario uscente nella sua relazione introduttiva al congresso. “Gli sfratti, soprattutto quelli per morosità incolpevole, ammontano a circa il 93% ‒ ha osservato –. Il livello quantitativo raggiunto attesta il fallimento delle politiche neoliberiste dei governi Berlusconi, Monti, Letta (per 20 anni si è ignorata sistematicamente la questione casa) e la grande sofferenza che viene caricata su famiglie, spesso con minori, già provate dagli effetti della recessioneâ€.
I numeri parlano chiaro. “I dati del Ministero dell'interno, per l'anno 2012 (gli ultimi disponibili, ndr), dicono che in Veneto ce ne sono stati in totale 4531, con un incremento del 6% sul 2011. 4300 sono dovuti a morosità incolpevole. Nello stesso anno, nella provincia di Vicenza sono stati emessi 1072 sfratti e oltre mille sono per morosità incolpevole. È il secondo dato peggiore, in Veneto, dopo Veronaâ€, ha spiegato Rebesani, lamentando successivamente l'assenza delle istituzioni.
“I Comuni, che dovrebbero aiutare gli sfrattati, si limitano a fare l'elemosina. Il governo e il Parlamento sono altrove. Gli atti della Regione sull'edilizia popolare sono deleteri: l'ente non solo non provvede alle necessità edificatorie e manutentive dell'Erp, ma con la proposta di legge a firma Giorgetti prevede la vendita di metà degli alloggi pubblici. È, questa, una politica per svendere l'Erp. Grave, inoltre, è che la Regione, non avendo approvato la legge per la riduzione del disagio abitativo, sia destinata a ricevere solo il 70% dei fondi stabiliti dal governo per gli inquilini incorsi in morosità incolpevole. Ciò significa che otterrà 1milione e 6 mila euro, invece di 1 milione 435 mila euro. È un caso di insensibilità verso le classi disagiate perché altre Regioni riceveranno il 100% avendo adottato quel programmaâ€.
Rebesani ha posto l'attenzione anche su altre criticità , come la mancanza di tutela giuridica per gli inquilini, l'insalubrità degli alloggi, le spese condominiali insostenibili.
Per affrontare efficacemente tutti questi problemi, il Sunia chiede un piano strategico complessivo sulla casa, in particolare sulle locazioni, e il rilancio dell'Erp. Inoltre, per ottenere dalle istituzioni, ai vari livelli, delle risposte davvero concrete, sostiene la necessità di scendere in piazza. “Bisogna 'fare paura' alla politica – ha chiosato il neoeletto Marchi –. Per farlo dobbiamo organizzare delle manifestazioni pubbliche con gli altri sindacatiâ€. “Le istituzioni non si occupano del problema degli sfrattati perché non vogliono assumersi responsabilità ed è un tema che riguarda poche persone – ha aggiunto Paola Grendene –. In Italia i proprietari di casa sono l'80%, mentre gli sfrattati sono una percentuale minimaâ€.
In vista delle elezioni amministrative di maggio, il Sunia ha intenzione di avviare degli incontri con i candidati sindaci per conoscere le loro proposte in materia di casa. Una richiesta, questa, arrivata dai delegati nel corso del dibattito.
Al congresso, che ha visto anche l'elezione del direttivo del Sunia e dei delegati che parteciperanno all'imminente congresso regionale, hanno partecipato anche Fabio Dal Cortivo della Sicet e Giuseppe Losi del Coniav. Assente per un impegno Cinzia Cariolato dell'Uniat.
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