Il segretario PRC Fogagnoli: spari alla cieca di lacrimogeni contro il corteo anti Forza Nuova
Sabato 15 Novembre 2014 alle 19:44 | 0 commenti
Roberto Fogagnoli, Segretario Provinciale PRC, racconta così il corteo antifascista di oggi
Oggi pomeriggio sabato 15, si è svolta a Vicenza una manifestazione antifascista a cui hanno aderito movimenti sociali e forze politiche. In piazza erano presenti giovani del Bocciodromo di Vicenza e aderenti al PRC e ad altri partiti antagonisti. La manifestazione antifascista era stata convocata in risposta ad un convegno di alcuni capetti fascisti (foto d'archivio).
Questi, con la scusa di parlare della fantomatica emergenza sanitaria di "Ebola" (creata ad arte dai mass media per distogliere l'attenzione della popolazione da ben più gravi problemi, -leggasi disoccupazione, diritto alla casa, difesa del territorio da nuovi assalti speculativi), hanno tentato per l'ennesima volta di sporcare Vicenza col virus dell'intolleranza, della xenofobia, del razzismo.
I fascisti rinchiusi all'Hotel de Ville avranno sicuramente sentito gli slogan che gli antifascisti hanno scandito al loro indirizzo.
La presenza degli antifascisti è stata significativa, nonostante i soli due o tre giorni di tempo intercorsi dall'apprendimento della notizia del convegno fascista alla preparazione della giusta ed adeguata risposta e nonostante il tempo piovoso.
Il corteo, partito dalla rotonda dell'Albera ha percorso Via Pecori Girali e poi si è diretto verso il luogo del convegno; vicino ai Magazzini Generali c'è stato un contatto prolungato con i plotoni di poliziotti mandati a proteggere la marmaglia fascista; nulla di nuovo vista ormai la pratica quotidiana di caricare cortei pacifici di operai, studenti, antagonisti. Il contatto era ormai concluso quando sono stati sparati dei lacrimogeni contro il corteo.
Spari alla cieca (la polizia aveva la visuale coperta da scudi di plastica posti sulla strada a protezione del corteo) che in più di una occasione hanno sfiorato le teste e i volti degli antifascisti.
Spari inutili proprio perché il tentativo di continuare a sfilare fino all'Hotel de Ville era stato abbandonato ed il corteo stava retrocedendo.
Chiedo ai responsabili delle forze dell'ordine: c'era un così grave pericolo da usare gas lacrimogeno, e per di più vicino a luoghi abitati, o non è stata forse una eccessiva forzatura per ribadire che ormai il livello di tolleranza è zero?
Una cosa è comunque sicura: ogniqualvolta i fascisti verranno a Vicenza essi troveranno la risposta che si meritano da parte della città .
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