Il restauro del Museo del Risorgimento e della Resistenza

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Ottobre 2013 alle 16:57 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Si è concluso in questi giorni il restauro delle facciate della foresteria di Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza, e dei pezzi di artiglieria collocati nel piazzale antistante la sede museale. Martedì 29 ottobre alle 11.30 si terrà la cerimonia di presentazione della conclusione dei lavori alla presenza del sindaco Achille Variati e presidente della Fondazione Roi Gianni Zonin. L'appuntamento è aperto al pubblico.

L'intervento di restauro delle facciate della foresteria di Villa Guiccioli è stato realizzato con il contributo della “Giuseppe Roi” di Vicenza pari a 15 mila euro. L'intervento è costato complessivamente 12.500 euro, pertanto si è pensato di utilizzare la somma eccedente per realizzare una scenografia dedicata agli eventi del primo confitto mondiale in occasione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra che si terranno nel 2014. Il nuovo allestimento è costituito da alcune gigantografie collocate nel salone di accoglienza.
I lavori di restauro delle artiglierie austro-ungariche del museo sono stati eseguiti da squadre specializzate dell’Associazione Nazionale del Fante che si è avvalsa anche della collaborazione di molti volontari. Sono stati numerosi gli associati delle varie sezioni della Provincia di Vicenza che si sono alternati nelle scorse settimane nei lavori di pulizia, rimessaggio, rifacimento delle ruote e sistemazione delle parti ferrose.
Inoltre i cinque pezzi di artiglieria sono stati verniciati a nuovo, dopo un’attenta e precisa ricerca sul colore originario, grazie anche alla collaborazione con il Museo storico della guerra di Rovereto che conserva tra le sue raccolte la più importante collezione di pezzi di artiglieria del primo conflitto mondiale. I cannoni hanno assunto oggi il colore originario Skoda in uso presso l’esercito austroungarico durante la Grande Guerra. Le artiglierie conservate dal Museo del Risorgimento sono infatti pezzi usciti negli anni tra il 1907 e il 1918 dalla fabbrica boema di Pilsen, utilizzati durante i combattimenti e lasciati nella zona degli Altipiani in seguito alla ritirata dopo Vittorio Veneto.
Il lavoro è stato in parte finanziato con un contributo regionale che è stato utilizzato dell’Associazione Nazionale del Fante per l'acquisto del materiale utile per il restauro mentre i volontari hanno prestato il loro lavoro a titolo gratuito.
In preparazione alle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, con questa iniziativa i Fanti vicentini hanno voluto essere vicini alla città, che ospiterà nel maggio del 2014 l’Adunata Nazionale, e al suo museo storico, che conserva molte memorie documentarie legate alla storia dei Fanti riferite in particolar modo proprio alle vicende del Primo conflitto mondiale.  
“I cittadini e i turisti possono ora tornare a godere, in tutta la sua bellezza, di un monumento caro ai vicentini, custode di opere di alto valore storico e culturale, grazie al restauro finanziato dalla Fondazione “Giuseppe Roi - dichiara il sindaco Achille Variati -. Il contributo ha permesso anche di allestire nel salone d’ingresso del Museo alcune scenografie che accoglieranno il visitatore, in una proposta di valorizzazione della memoria del primo conflitto mondiale. Per questa iniziativa, anch’essa finanziata dalla Fondazione Roi, è stato concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, “visto l’alto profilo dell’Istituzione”. Proprio in previsione delle prossime celebrazioni, anche la Fondazione Giuseppe Roi ha così voluto, con la consueta sensibilità nei confronti del patrimonio storico-artistico della città, essere presente in un importante intervento di manutenzione della sede museale, già peraltro individuata dalla Regione Veneto e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come luogo di manifestazioni culturali in occasione del Centenario.”
Per informazioni: Museo del Risorgimento e della Resistenza [email protected]


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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