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Il progetto PallaNuova: la pallanuoto sociale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Settembre 2010 alle 02:13 | 0 commenti

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Ideato e sviluppato fra Vicenza e Pescara, il progetto basa la sua efficacia sull'intuizione, a cui è seguita una validazione scientifica, che l'introduzione allo sport della pallanuoto, se gestito ad un livello terapeutico ed educativo, amplifichi il valore e l'impatto di progetti di recupero dal disagio psicologico e sociale.

Si tratta di una metodologia psicologica e di gruppo unica nel suo genere in Italia e in Europa. Comprende training per gruppi ed una squadra - la GSL PallaNuova - alla quale è possibile accedere dopo i training e con la quale vengono giocati tornei in tutta Italia.
Giunta al terzo anno di attività, PallaNuova ha già avviato collaborazioni con la Comunità Terapeutica Nuova Vita e la cooperativa Il Mosaico, entrambe di Vicenza, nonché con la Caritas Diocesana Vicentina.
Sono soci della squadra sia ex giocatori di pallanuoto di serie A e B (compresi Amedeo Pomilio, oggi responsabile tecnico della nazionale italiana maschile, e Marco D'altrui, entrambi campioni mondiali e olimpici a Barcellona '92) che giovani e meno giovani con storie di vita accidentate, che hanno trovato in questo sport l'opportunità per stare meglio.
L'elemento acqua e la sovraesposizione alla corporeità infatti stimolano l'accettazione del sé e l'accettazione dell'altro in termini di diversità. L'acqua implica il contatto profondo con le proprie paure, con la gestione dell'aggressività simboleggiando anche la fatica nella conquista "goccia a goccia". L'impegno sportivo diventa così ponte verso il progetto della propria vita. Racchiude in sé l'idea del "posso dare di più", il convincimento "sono capace di non mollare mai".
Il responsabile scientifico è Alfredo D'Ilario, psicologo clinico, ex giocatore di pallanuoto del Pescara e Vicenza in serie A, nonché esperto di conduzioni di gruppi secondo tecniche esperienziali.

A cura di PallaNuova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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