Il peto nella prateria
Sabato 14 Gennaio 2012 alle 16:32 | 0 commenti
Anche concependo la politica come come il luogo del cinismo e del tatticismo i nostri riescono a mala pena ad essere ridicoli. L'affaire tesseramento è stato ordito nell'ala galan-sartoriana del Pdl berico con una doppia finalità : tarpare le ali ad un Berlato vincitore in pectore del congresso e puntellare il viadotto gettato verso il Pd variatiano in vista di una rinascita del vecchio asse Dc Psi. Chi scrive è due anni che anticipa queste manovre, a Roma come nel Veneto.
La manovra dei sartoriani però è subito venuta allo scoperto perché la stampa non allineata ai poteri forti ha immediatamente e con facilità sgamato l'asse che parte dai sartoriani, arriva ai variatiani, passando per Udc, Fli, Psi, Sel, Idv, brandelli leghisti e post leghisti, brandelli di Cgil, Cisl e Uil e altre particelle varie della politica nostrana, fino a lambire persino le mura di palazzo Negri.
Sicché dopo l'affondo tanto duro quanto tardivo del capo dell'ala progressista dei democratici Claudio Rizzato (GdV di oggi, pagina 23), nei confronti dell'inciucio Pdl-Pd, le grandi menti dell'accozzo stesso hanno deciso di correre ai ripari. Esce così dal cilindro degli aficionados di Galan la componente antisartoriana dei sartoriani. Si legga quanto riporta Vicenzapiu.com di oggi e poi si capirà il gioco di specchi. Un gioco di specchi, rotti, pensato per dare a bere alla base del Pdl la balla che esista un Pdl che al tempo stesso sia non inciucista e non Berlatiano. Il problema è che il nuovo "Terzo Polo" del Pdl, che vede come frombolieri Marco Zocca e Nereo Galvanin, ha come azionista di maggioranza, per loro stessa ammissione, quel Costantino Toniolo che a sua volta è partecipato al 70% da Lia Sartori e al 30% dalla Achille Variati spa nonché dalle truppe d'asfalto che fanno capo agli amici degli amici della Miotti Costruzioni e affini. Per cui la bomba mediatica che doveva seguire all'uscita di Zocca & friends dopo pochi minuti si è trasformata in un petardo. Per poi ridursi a produrre l'eco di un peto nella prateria.
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