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Enrico Peroni, Partito democratico  -  Il 25 Aprile 1945 trionfava la Patria. La Patria per davvero, quella che si fonda sull'apertura, sulla coesione, sull'eguaglianza e soprattutto su un valore che il ventennio fascista aveva schiacciato in maniera assoluta e vergognosa: la libertà. Una libertà vera e profonda che nacque da un'esperienza fondamentale, soprattutto nel nord Italia: la Resistenza al nazifascismo.

Un'esperienza che coinvolse milioni di uomini e di donne e che si fondava proprio in quell'anelito di libertà che poi produsse il grande miracolo economico italiano degli anni 60. La Resistenza uní l'Italia intera e dai valori che si covarono in quei 2 anni di lotta di liberazione nazionale nacque lo spirito vero della Patria, quello che produsse un'Italia libera, orgogliosamente europea e orgogliosamente aperta al progresso.
Per questo vedere un gruppetto di giovani del Partito del Presidente del Consiglio che fa il saluto romano dietro la bandiera della Repubblica fantoccio della Germania Nazista è non solo triste ma anche profondamente deprimente. E' un simbolo che dimostra un'identitá pericolosa. E' un atto che insieme a molti altri rende evidente l'imbarbarimento e lo svuotamento di valori di una parte della comunità politica del nostro Paese.
Noi democratici siamo il bastione a difesa dei valori della Resistenza che sono i veri valori di concordia e unitá nazionale. Per questo ci stiamo battendo in maniera decisa perché i nostri veri simboli nazionali siano tutelati: la Costituzione, il tricolore e le Feste della liberazione e della Repubblica. Per questo domani alle 18 il Circolo 28 Aprile organizza un importante incontro al centro civico di Via Thaon di Ravel a cui la cittadinanza è invitata.