Il paralogismo di Franca Mattiello
Sabato 11 Agosto 2012 alle 16:28 | 0 commenti
È alquanto iperborea la dichiarazione di Franca Mattiello sul GdV di oggi a pagina 15 (Mattiello in una premiazione alle Piscine comunali tra Variati e Fontana, socio delle Piscine e segretario della Cordellina). La presidente dell'Opera Pia Cordellina infatti, dice la sua rispetto al caso «Diego Fontana» e se la prende con la sanzione da 300mila euro che la GdF berica ha appioppato all'ente da lei presieduto perché avrebbe indebitamente conferito l'incarico di segretario generale allo stesso Fontana. Mattiello dixit: «... l'interpretazione è falsata, anche perché Fontana lavora qui da ben 22 anni...». È il caso del classico paralogismo in salsa berlusconiana.
Orbene. La giustificazione accampata dalla presidente è una aggravante non una scusante. È come se Tizio dicesse di un latitante appena catturato dalla polizia, che la prova della sua buona condotta è data dal fatto che non lo acchiappavano da vent'anni. D'altronde per una come la Mattiello che ha transitato, tra gli altri, dal Psi a Fi, sino al Pdl per poi passare alla Lega, nota alle cronache più per i posti negli enti collegati che per altro, non c'è molto da stupirsi. Epperò, giacché l'Opc è un ente Ipab di nomina comunale, ben altre dichiarazioni uno si aspetterebbe dalla presidente. Dichiarazioni del tipo: "vigileremo affinché non un centesimo sia andato perso. Se del caso siamo pronti a chiedere a Fontana, o agli amministratori che non si sono accorti della magagna, l'intero conto della partita". A quel punto però la Mattiello si potrebbe accorgere di dover segnalare alle autorità il suo stesso comportamento. Da qui le dichiarazioni iperboree, nonché i messaggi trasversali: "se incolpate noi allora dovete andare a sficcanasare sull'operato dei vecchi cda da qui a 22 anni". E perché no?
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