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Il neodeputato Busin: l'Italia ha bisogno di un Governo di scopo

Di Guido Gasparin Martedi 26 Febbraio 2013 alle 11:51 | 0 commenti

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“Grande soddisfazione per l’incarico e le responsabilità che mi attendono, ma il contesto in cui mi troverò ad operare non è il massimo, perché minato dal rischio di ingovernabilità”: questo il commento a caldo di Filippo Busin, numero due nella lista Veneto 1 della Lega Nord alla Camera e quindi eletto deputato. Imprenditore, 45 anni, ex assessore a Thiene, ma residente a Zanè, Busin, come tutti gli altri rischia di vedere conclusa in tempi brevi la sua prima avventura da parlamentare.

“Abbiamo bisogno di un Governo di scopo formato da centrodestra e centrosinistra – spiega – per varare le riforme principali e poi tornare al voto. Penso alla legge elettorale, all’eliminazione dei finanziamenti pubblici ai partiti, alla riduzione delle indennità di deputati e senatori e alla riforma costituzionale che preveda una riduzione del numero dei parlamentari. Su questi temi siamo più o meno tutti d’accordo e penso che anche il Movimento 5 Stelle non farà mancare il suo appoggio”.

Ma qual è il giudizio di Busin sul tracollo veneto della Lega Nord, tornata ai numeri (piuttosto bassi) del 2001? “Ci aspettavamo una riduzione della percentuale – commenta – ma non in modo così pesante, è inutile nascondercelo. A contribuire al calo dei consensi una serie di fattori: gli scandali mediatici (a volte montati ad arte), i dieci anni di Governo Berlusconi che hanno prodotto per il nord risultati inferiori rispetto a quanto ci si aspettava, la nuova alleanza con il PdL (mal digerita da una parte dell’elettorato) e il calo generale conosciuto dai partiti elettorali per via del grande successo ottenuto da Grillo, a cui vanno fatti i complimenti”.

Busin si ferma qua, perché attende i risultati delle elezioni regionali in Lombardia. “A quel punto – spiega – sarà possibile tracciare un’analisi più serena”.

Leggi tutti gli articoli su: Lega Nord, Beppe Grillo, Movimento 5 Stelle, Filippo Busin

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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