Il neo procuratore Cappelleri, Ellero: "rigore e distacco". Milioni lo aveva scritto per noi
Mercoledi 14 Dicembre 2011 alle 19:12 | 0 commenti
Appena le agenzie avevano lanciato il nome del cinquantanovenne Antonino Cappelleri come nuovo Procuratore Capo di Vicenza, eletto dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura con 13 voti contro gli 11 per Bruno Cherchi, l'altro candidato rimasto in lizza dopo il "concerto" del Ministro della Giustizia, abbiamo rintracciato il professor Renato Ellero, ex senatore della Repubblica e noto e tuttora influente uomo di legge, oltre che di politica. Ecco il suo parere per i nostri lettori. E non solo.
"Se il dr. Cappelleri manterrà a Vicenza il rigore e il distacco dalle pressioni tipiche delle città di provincia, il Csm avrà mandato a Vicenza un procuratore che lascerà di sé un ricordo molto positivo. Cappelleri è un grande lavoratore e un buon conoscitore del diritto. E' sempre preoccupato di essere equilibrato e pone molta attenzione, nei conflitti che possono giungere davanti a un Pm a non lasciarsi condizionare da nomi o simpatie."
Qui si chiude il parere del senatore Ellero e, dopo aver rivolto come direttore e a nome dei nostri collaboratori al neo procuratore generale di Vicenza i migliori auspici per un proficuo lavoro presso uno dei gangli vitali del vivere civile, pubblichiamo un articolo a firma del nostro Marco Milioni, comparso su VicenzaPiù n. 220 del 30 settembre e a oggi ancora più valido.
Fotofinish in procura? La parola al Csm
Di Marco Milioni, da VicenzaPiù n. 220 e BassanoPiù n. 1
Se le voci che giungono da Roma avranno riscontro, ai primi d'autunno il Consiglio Superiore della Magistratura nominerà il nuovo procuratore berico. Dopo il probabile (auto) depennamento del reggente Paolo Pecori, da tanti (troppi?) anni a Vicenza, sembra sarà una corsa a due, fra Bruno Cherchi ed Antonino Cappelleri. Si tratta di due magistrati di stimata professionalità . Cappelleri si è occupato di cose vicentine, seppur indirettamente, nei primi anni Novanta al tempo dello scandalo dei vini adulterati. Quanto a Cherchi invece (nella foto), uno degli episodi che lo hanno visto protagonista sui media riguarda la vicenda nella quale lo stesso Cherchi chiese ed ottenne, senza badare a questioni non giuridiche, l'arresto di Roberto Conforti, un colonnello dei carabinieri a capo di una struttura superspecializzata che si occupa di indagare sui furti d'arte. Conforti venne poi ampiamente scagionato da ogni accusa, ma per l'arresto del colonnello Cherchi ebbe ad affrontare bacchettate giunte da destra, sinistra e pure da Oltretevere. L'indagine infatti riguardava il famoso furto della reliquia del mento di Sant'Antonio a Padova. I due si presentano quindi con un approccio diverso. Molto dedito alla organizzazione e al funzionamento degli uffici Cappelleri, più dedito all'azione Cherchi. Più disposto a suggellare con la sua immagine il suo operato Cherchi, più schivo Cappelleri. Il quale per di più ama tenersi molto in disparte rispetto al contesto in cui lavora. Chi sarà scelto? Ovviamente la parola spetta al solo Csm, ma comunque Vicenza è una città difficile. Una città nella quale un sottobosco fatto di contatti, amicizie, rapporti poco chiari e cene più o meno riservate rende il terreno sul quale lavora qualsiasi capo della procura estremamente vischioso.
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