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Il monito di Ossigeno: «Giornalisti minacciati? Ce ne sono anche nel Veneto»

Di Marco Milioni Venerdi 8 Aprile 2011 alle 22:57 | 0 commenti

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«Tra giornalisti minacciati e censurati l'Italia non vive un bel momento per la libertà d'informazione, al sud come nel Nordest». È questo uno dei passaggi fondamentali della relazione di Alberto Spampinato, responsabile di Ossigeno, l'osservatorio sul giornalismo minacciato (la nostra video intervista è qui). L'incontro si è tenuto questo pomeriggio a Venezia nella sede dell'Ateneo Veneto. L'iniziativa organizzata dall'Ordine dei Giornalisti del Veneto, ha ricevuto il patrocino del comune lagunare. Tra i relatori oltre a Spampinato c'era il presidente dell'ordine regionale dei giornalisti Gianluca Amadori (qui la nostra video intervista) che ha fatto riferimento anche al caso di VicenzaPiù.com.

E poi il reporter partenopeo Arnaldo Capezzuto e la scrittrice tedesca Petra Reski (Clicca qui per la Photo gallery a cura di Marco Milioni) . Con loro Ugo Dinello dell'associazione regionale dei cronisti e Daniele Carlon, responsabile veneto del sindacato giornalisti. Ognuno ha portato il suo contributo personale in un pomeriggio interamente dedicato al problema della libertà di stampa «che in Italia è sempre più sotto attacco come dimostrato dai dati di Ossigeno e da proposte di legge che sempre più puntano alla censura». La Reski dal canto suo ha spiegato che in Germania la situazione è ugualmente difficile. Sia per la difficoltà di parlare in modo approfondito della mafia d'oltralpe, sia per una normativa che spesso limita «pesantemente la cronaca giudiziaria». In questo contesto Spampinato ha ribadito la necessità che «i giornalisti mantengano la schiena dritta» anche perchè «non sono pochi i colleghi che per un motivo o per l'altro si autocensurano». Amadori e Carlon in ultimo hanno spiegato che il diritto di cronaca si può solo esercitare quando «ai colleghi, precari in primis, viene corrisposto un giusto compenso. Perchè pagare un collega due euro al pezzo non garantisce un approccio serio alla professione».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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